E’ morto Luciano Marabese, uno dei designer più “visionari” che il mondo della moto abbia mai avuto. Era veramente capace di guardare avanti e di inventare, lo potete facilmente verificare sfogliando la
gallery delle sue creazioni.
Nato a Milano nel 1948, una carriera da grafico pubblicitario e poi inizia, come un vero autodidatta delle due ruote, a costruire in proprio le sue moto: la fabbrica è a Busto Arsizio (VA), il marchio è HRD ma non c'è nessuna connessione con la Casa inglese degli anni Cinquanta perché la sigla vuol dire Happy Red Devils,
diavoli rossi felici. Nascono piccoli modelli da speedway, poi nel 1980 altre moto per bambini, compresa una splendida replica della Harley-Davidson Electra Glide. Nel 1983 si presenta al Salone di Milano con la sportiva 125 Red Horse motorizzata con il monocilindrico Tau; quindi la naked WH Road e la Formula. Poi nel 1984 comincia a lavorare con Gilera e disegna le 125 KZ, KK, Dakota 350-500, MX1, la rivoluzionaria CX 125 con la sospensione anteriore monobraccio, la supersportiva SP-01, la Saturno 500, la meravigliosa RC 600 per la Parigi-Dakar e altre entrofuoristrada come le XRT 125-350, le RRT, le ER... Non mancano gli scooter marchiati con il "doppio anello": Ice, Runner, Nexus, Typhoon e la "motina" automatica DNA. Nel 1988 inizia con Piaggio e arrivano lo Sfera 125 (il primo vero scooter di plastica di Piaggio, che vince anche il Compasso d’Oro del 1990), lo Zip, l’Exagon, il Quarz, lo Skipper, l'NRG.