Com'è fatta
E’ imponente, alta, si tocca terra
in punta di piedi. E’ nata per i raid africani e dà uno scossone al
segmento
delle enduro bicilindriche, fermo da anni alla Honda Africa Twin 750. Dopo
la versione standard, più adatta all’uso stradale perché più bassa da
terra, ecco la S, pronta per l’offroad più duro.
Arancione, come devono essere le
KTM “arrabbiate”. Alta da terra, per superare gli
ostacoli più
duri. Con le ruote da 21” all’anteriore e 18” al
posteriore,
per montare gomme tassellate “serie”. Il telaio è rigido, le
sospensioni
WP hanno lunga escursione (260 mm) e sono completamente
regolabili.
Il motore è splendido per potenza ed erogazione e guidarla in piedi
sulle pedane viene spontaneo appena messe le ruote fuori dall’asfalto.
Difetti? E’ veramente alta da terra (sella
a 920 mm) e l’angolo di sterzo è migliorabile.
La posizione di guida è racing, si sente
l’altezza da terra ma la triangolazione manubrio-sella-pedane facilita
il passaggio da seduti alla guida in piedi.
Il bel manubrio Renthal a sezione variabile è dritto e vicino ed
in termini di comfort diciamo che la sella non è fatta per macinare
tappe autostradali da 1000 km in un giorno, piuttosto per facilitare
i movimenti longitudinali in fuoristrada.
Il serbatoio (22 litri) è largo
ma nel punto di appoggio delle ginocchia si stringe abbastanza da poterlo
cingere con naturalezza.
Telaio e sospensioni offrono sostegno e comunicano sicurezza, così
si entra in curva decisi, nonostante la parte anteriore molto alta
non permetta di vedere direttamente davanti alla ruota.
Insomma, il tipico sottobosco italiano
non è il suo terreno ideale, certamente meglio è sfruttare terza e quarta
marcia su sterratoni tipo “rally di Sardegna”. In simili
contesti
ci si ritrova in piedi, gas “in mano” e sguardo
all’orizzonte,
con la ruota posteriore che derapa per chiudere le curve.
Superato il “blocco psicologico” che
deriva dalle dimensioni abbondanti, la guida in controsterzo non è più
un tabù: corpo proteso verso il manubrio, peso sulla pedana esterna (in
accelerazione) e gran goduria nel sentire la ruota posteriore che disegna
lunghe strisce sul terreno.
Come va
Il propulsore è davvero a punto. Qualsiasi stile di guida si adotti si
viene assecondati da un motore potente, pieno, lineare.
Permette
di dosare l’acceleratore con estrema precisione, potendo aprire o
parzializzare
senza doversi preoccupare di inattese “entrate in coppia” o buchi di
erogazione.
Guidare in fuoristrada con così tanti cavalli può sembrare strano
all’inizio
ma la riserva di potenza non è solo una libidine sul dritto,
aiuta
anche a metà regime, quando serve la correzione o se ne ha bisogno per
trarsi d’impaccio.
Il ridotto angolo di sterzo diventa un limite solo nel lento,
guidando
seduti, quando magari bisogna invertire il senso di marcia su
sterrati
e stradine. In questi frangenti anche cercare il “conforto” del
terreno
con il piede può dare qualche apprensione.
Tutto ok per quanto riguarda frizione, cambio e freni. Morbida e resistente
agli strapazzi la frizione, resta da verificarne la resistenza sui
terreni molli come la sabbia. Perfetto il cambio: preciso,
dall’escursione
ridotta, scevro da imputamenti o sfollate indesiderate. Ok anche i freni
(Brembo), modulabili nell’offroad e potenti su strada.
La differenza tra le maxienduro stradali e questa grossa enduro è evidente
anche nel comportamento delle sospensioni.
Non c’è la morbidezza della prima parte di escursione e poi il
“muro”
sulle asperità più pronunciate. C’è subito sostegno e controllo,
ideali per sentirsi sicuri anche quando il ritmo si alza ed evitare quegli
ondeggiamenti che consigliano di alleggerire il gas.
Inoltre qui gli attacchi del manubrio sono rigidi, al pari
dell’efficace
telaio a traliccio di tubi.
Infine un consiglio: per guidare in fuoristrada con gli stivali da gara
togliete i gommini dalle pedane altrimenti rischiate di perdere
l’appoggio in momenti… delicati.
La KTM Adventure S costa 12.881 euro.
Scheda tecnica
DATI TECNICI DICHIARATI
MOTORE:
4 T,
2 cilindri a V di 75°,
alesaggio x corsa 100x60 mm,
cilindrata 942 cc,
distribuzione DACT 4 valvole per cilindro,
raffredd. a liquido,
potenza max 98 CV (72,05 kW) a 8.000 giri,
coppia max 9,99 kgm a 6.000 giri.
Cambio: 6 marce.
ALIMENTAZIONE:
carburatori Keihin CVRD 43 mm;
capacità serbatoio carburante 22 litri (4 di riserva).
TELAIO:
traliccio in tubi d’acciaio;
SOSPENSIONI:
ant. Forcella rovesciata WP, steli da 48 mm regolabile in est, comp. e
precarico molla, escursione ruota 260 mm;
post. forcellone con monoammortizzatore WP reg. in est, comp (alte e basse
velocità) e precarico molla, escursione ruota 260 mm.
RUOTE:
ant. 2,15x21”, post. 4,00x18”;
pneumatici, ant. 90/90-21, post. 150/70-18.
FRENI:
ant. 2 dischi flottanti da 300 mm post. a disco da 240 mm.
DIMENSIONI (in mm) E PESO:
interasse 1.590,
altezza sella 915,
peso a vuoto 206 kg.
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