La KTM 390 Duke 2017 è spinta da un motore monocilindrico da 373,2 cc, 4 tempi e quattro valvole, con distribuzione a doppio albero a camme in testa. Troviamo poi la tipica struttura KTM con alberi della trasmissione sovrapposti verticalmente, iniezione elettronica, lubrificazione a carter umido, catalizzatore a tre vie, frizione antisaltellamento e cambio a sei marce. In questa configurazione il propulsore rispetta le norme antinquinamento Euro 4 ed è in grado di erogare una potenza massima di 44 CV a 9.000 giri/min, con un picco di coppia di 37 Nm a 7.000 giri/min. Per garantire una risposta sull’acceleratore più morbida,
arriva ora il sistema ride-by-wire, che assicura una risposta più diretta ai comandi del pilota. Nuovo anche l’impianto di scarico, composto da collettori in acciaio e terminale in alluminio, posto lateralmente e non più sotto al motore come sul modello precedente. Per i possessori di
patente A2 è possibile richiedere una versione depotenziata della 390 Duke (quella di serie supera il limite peso/potenza imposto dalla A2).
Rivisto anche il telaio, che rimane a traliccio in tubi di acciaio, ma ora il telaietto posteriore (anch’esso a tubi in acciaio) è imbullonato alla parte anteriore anziché esser saldato. Inoltre, per un look più moderno, le due parti sono di diverso colore, arancio l’anteriore, bianco il posteriore. Il forcellone rimane in alluminio pressofuso.
Per quanto riguarda le sospensioni troviamo una forcella WP a steli rovesciati da 43 mm con cartuccia aperta e un monoammortizzatore sempre WP, rispettivamente con 142 e 150 mm di escursione. La frenata è affidata ad un disco singolo anteriore da 320 mm (prima era da 300) morso da una pinza radiale a 4 pistoncini e un disco posteriore da 230 mm con pinza flottante ad un pistoncino. La leva del freno e quella della frizione sono regolabili. Il tutto controllato dall'impianto ABS Bosch a due canali, disinseribile.