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Il “bacillus motoris” di Don Paso

Dovendo scegliere la sua nuova moto dopo un incidente, e indeciso tra Kawasaki Z650 e Yamaha MT-07, un lettore (molto particolare) ci scrive per avere il nostro parere. Ecco la nostra risposta, con la spiegazione di alcuni termini tecnici
1/11 Yamaha MT-07 2018 (foto ufficiale della Casa)
Caro direttore, il mio recente incidente in moto - Suzuki GSR600 distrutta - non ha debellato il “bacillus motoris” di un “vecchietto” come me. Sono indeciso fra una Kawasaki Z650 e una Yamaha MT-07. Della prima mi piace molto la posizione in sella con le ginocchia strette sul serbatoio, che ha un incavo perfetto per me. Ne ho provata una e mi ha dato l’impressione di avere un cambio molto preciso e una bella agilità. Ne ho visto una con 1.700 km del 2017 con cupolino e portaborse laterali molto bella. Della Yamaha ho provato una MT-07 Anniversary, sempre del 2017, poco più di 2.000 km, immacolata. L’ho provata poco, perciò non posso dire quasi nulla. Anzitutto la sella è un po’ più alta e stretta rispetto alla Kawasaki Z650, meno comoda, mi pare. Poi il cambio ha la corsa un pelino più lunga rispetto alla Kawasaki. Certo, il fatto che la Yamaha MT-07 sia 180 kg in ordine di marcia mi pare un bel biglietto da visita. Pensando a un uso turistico, anche “vivace”, ho avuto l’impressione che la Kawasaki Z650 abbia qualche vibrazione in più. Mi sbaglio? Alcune prove che ho letto rilevano che il manubrio è un po’ stretto e chiuso. Cosa vuol dire “chiuso”? Inoltre, se si “tira”, c’è un certo effetto on-off: cosa significa?
Don Paso – Imola
1/29 Kawasaki Z650 2017: la nuova naked di media cilindrata presentata a Eicma 2016

La risposta di Motociclismo

Caro Don Paso, sbaglia anche il prete a dir messa... ma sulle moto ci prende sempre! Verissimo, Kawasaki ha un cambio preciso ed è molto maneggevole, anche se Yamaha, complice un peso a vuoto leggermente più basso (177,3 kg rilevati dal nostro centro prove), è addirittura più guizzante. Sulla sella ha ragione: quella della MT-07, rispetto alla Z650, è più alta di 28 mm, più stretta nella sua zona anteriore, e meno comoda perché “scivolosa”. Non sbaglia neppure sul comfort di marcia: Kawasaki vibra molto di più, in particolare tra la sella e il serbatoio. Veniamo ora al nostro repertorio di espressioni effettivamente molto gergali: “Manubrio chiuso” significa che è ricurvo all’indietro verso il pilota. “Effetto on-off” significa che la risposta del motore al primo richiamo del gas non è progressiva come la si vorrebbe, ma anzi viene restituita bruscamente tutta la potenza disponibile, esattamente come fa un interruttore con l’energia elettrica.
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