Andando più a fondo nell'ispezione, ricordatevi che sulle moto sportive l'utilizzo di filtri aria più permeabili è una pratica comune da parte degli utenti. Questi elementi hanno una trama più larga rispetto agli originali e, se usati per lungo tempo senza la corretta pulizia, è possibile che polvere e microscopici detriti siano passati dall’airbox per raggiungere il corpo farfallato, che su questa moto è particolarmente sensibile alla sporcizia, pregiudicandone il corretto funzionamento. Nei casi peggiori, tali residui possono essere aspirati nel gruppo termico, causando un'usura anomala di pistone e canna del cilindro. Se usate la moto su strada e non in pista è molto meglio il filtro originale, che costa poco più di quaranta euro. In genere è meglio prendere le distanze da esemplari “taroccati” ma nel caso la motocicletta monti un terminale di scarico after-market, questo deve essere omologato e avere la valvola parzializzatrice, come l’originale. Senza di essa, innanzitutto compare un codice di guasto sulla strumentazione, inoltre i gas di scarico escono troppo rapidamente e in eccesso, anche a basso regime. Al contrario, la valvola regola correttamente il flusso dei gas al comando dell’acceleratore e il quattro cilindri può esprimere tutte le sue prestazioni senza essere penalizzato.
Il motore, pur essendo molto "spinto" (213,7 CV/litro), non ha manifestato difettosità importanti, se non a causa di un utilizzo più gravoso o per scarsa manutenzione. Però, accendetelo e portatelo fra 2.000 e 3.000 giri per "ascoltarlo". Se rilevate una rumorosità anomala potrebbe esserci un problema al tenditore della catena di distribuzione. Non è grave, ma per ripristinare la corretta tensione è necessario l'intervento di un'officina specializzata, che può risolvere l'inconveniente durante una delle manutenzioni periodiche, senza costi aggiuntivi.
Infine, una piccola curiosità: Kawasaki produceva un modello con potenza ridotta a 25 kW per essere guidato in Italia anche dai neopatentati. Ha avuto un buon successo, perciò non è complicato trovarne uno di seconda mano per esordire nel mondo delle supersportive quattro cilindri appena conseguita la prima patente. Oltre a ciò, è bene controllare:
- Cuscinetti di sterzo in ordine: se sterzando a destra e sinistra il manubrio è "duro" o poco fluido nel movimento, bisogna controllare i cuscinetti ed eventualmente ripulirli dal grasso, che potrebbe essersi seccato, ripristinando la corretta lubrificazione. Su esemplari con oltre 40.0000 chilometri è necessario sostituire i cuscinetti di sterzo.
- Attenti alla frizione: controllate il leveraggio della frizione sul carter. Se è spostato in avanti, fino a mezzo centimetro verso il registro del cavo, è sinonimo di usura anomala del puntalino spingi frizione e del leveraggio stesso. Questo inconveniente causa una insufficiente apertura dei dischi frizione e quindi difficoltà nella cambiata.
- Coperchio valvole pulito: sui modelli del 2011 è possibile trovare perdite d'olio dalla guarnizione del coperchio valvole a causa dell'indurimento della stessa dovuto all'anzianità della moto. Chiedete di smontare la parte alta della carenatura per una verifica di quella zona. La guarnizione costa 35,9 euro.
- Niente residui nel serbatoio: se il tubo di scarico acqua del tappo serbatoio non è posizionato correttamente, per esempio dopo una manutenzione, impedisce l’evacuazione dell'acqua piovana o di lavaggio, che attraverso gli sfiati può entrare nel serbatoio. Questo causa ruggine interna. Verificate che tutto sia ok, sono sufficienti serbatoio vuoto e una lampadina flessibile.