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10 February 2016

A 385 km/h con la Kawasaki H2R

Il pilota giapponese Ryuji Tsuruta ha raggiunto l’incredibile velocità di 385 km/h in sella alla Kawasaki H2R del Team Trick Star Racing. “Se il rettilineo fosse stato più lungo, avremmo potuto raggiungere velocità ancora superiori” ha commentato Ryuji. Non perdetevi il video dell’impresa

VELOCITÀ "DA RECORD"

Trecentottantacinque chilometri orari, nel tempo che ci avete messo a leggere questa cifra la Kawasaki H2R del Team Trick Star Racing, ha già percorso più di 100 metri! Già perché a quella velocità si percorrono più di cento metri al secondo, provate a pensarci: cento metri al secondo! È una velocità incredibile che, se escludiamo i missili terra-terra realizzati apposta per battere i limiti di velocità, non è mai stata raggiunta né da una MotoGP (il record è di 350,5 km/h fatto segnare da Marc Marquez con la Honda RC213V, in Qatar nel 2015) e nemmeno da una Superbike (Tom Sykes 339,50 km/h a Monza, maggio 2012 con la Kawasaki Ninja ZX-10R).
Il protagonista dell’impresa è Ryuji Tsuruta, pilota giapponese di Superbike che agli inizi degli anni ’90 ha disputato qualche gara anche nel Mondiale. La location è il circuito di Tsukuba Jari, un ovale di tre chilometri circa con curve sopraelevate e due rettilinei che misurano più di un chilometro ciascuno. Qui Ryuji è salito in sella alla H2R del Team Trick Star Racing (qui le foto) e si è lanciato a full gas lungo la pista, spinto dai 326 CV della H2R. Il risultato è l’incredibile velocità di 385 km/h! Velocità che, secondo il pilota, sarebbe potuta essere ancora più alta, se il rettilineo fosse stato più lungo…
Abbassate la visiera, cliccate play qui sotto e salite in moto con Ryuji che vi porterà fino a quella folle velocità!

AVREMMO POTUTO RAGGIUNGERE VELOCITà SUPERIORI

Queste le parole di Ryuj Tsuruta al termine dell’impresa: “Siamo riusciti a raggiungere la velocità massima più alta mai toccata nel corso dell’ultimo anno sul circuito di Jari. Vi  posso assicurare che il video che vedete non è stato ritoccato e quella che vedete è la velocità reale. Come si può vedere dalle immagini il motore ha superato la soglia dei 14.000 giri/min verso metà del rettilineo e il contachilometri segnava già i 350 km/h. Per raggiungere questa velocità abbiamo tolto le “ali laterali”, simbolo della H2R, per cercare di ridurre la resistenza con l’aria. Sopra i 300 km/h ho iniziato a sentire che la moto si muoveva un po’ verso il lato, ma per fortuna abbiamo trovato una giornata limpida, senza il vento che avrebbe potuto peggiorare la situazione. Una delle nostre preoccupazioni era la resistenza dello pneumatico, sia alle accelerazioni che alla forza G, soprattutto all’uscita del banking, uno dei punti fondamentali dell’anello. Per ridurre il rischio di esplosione ho affrontato la curva a 250 km/h, per poi aprire il gas sul rettilineo. In ogni caso le gomme Dunlop si sono comportate divinamente. Sono convinto che se il rettilineo fosse stato più lungo avremmo potuto toccare velocità ancora maggiori! Ringrazio tutto il mio staff per il lavoro che hanno fatto”.
 
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