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Kawasaki come Bimota: ecco il brevetto del mozzo sterzante

La Casa di Akashi ha depositato il brevetto per un nuovo forcellone anteriore monobraccio con mozzo sterzante al suo interno. Un sistema simile a quello visto sulla Bimota Tesi. Arriveranno moto Kawasaki con questo sistema?

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Il brevetto del mozzo sterzante Kawasaki

Kawasaki e Bimota hanno sorpreso tutti ad Eicma quando hanno annunciato la loro partnership e presentato in gran segreto il primo frutto di questo legame: la Tesi H2 . Questa sportiva sovralimentata dovrebbe arrivare nel corso del 2020 – e i collaudi sembrano essere in fase avanzata! – segnando così il ritorno ufficiale di Bimota sul mercato. A spingere la moto ritroviamo il propulsore Kawasaki della H2, un 4 cilindri in linea di 998 cc, sovralimentato tramite un compressore di tipo centrifugo in gradi di raggiungere fino a 300 CV di potenza, la ciclistica invece è tipicamente Bimota, con il telaio, quello della Tesi, conosciuto per il forcellone anteriore che sostituisce la tradizionale forcella e da un sistema di sterzata integrato nel mozzo della ruota anteriore. E proprio la soluzione del “mozzo sterzante” sembrerebbe ora aver ispirato Kawasaki.

La Casa di Akashi ha infatti brevettato un proprio sistema di “mozzo sterzante”, ispirato alla soluzione utilizzata da Bimota. I disegni del brevetto ci mostrano in dettaglio come il forcellone anteriore sia di tipo monobraccio, con mozzo sterzante al suo interno, comando di sterzo meccanico e ammortizzatore orizzontale montato dietro la ruota, e sia azionato tramite i leveraggi.

Il design non è solo uno dei punti a favore di questo brevetto, ma il documento descrive che uno degli obiettivi è anche la ricerca di soluzioni più economiche rispetto a quelle Bimote per produrre questo sistema su larga scala. Potremmo dunque aspettarci un futuro una gamma di moto Kawasaki dotate di questo sistema.

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Bimota-Kawasaki TesiH2 2020

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