Statistiche web

Kawasaki al lavoro sul motore ibrido

Le immagini depositate da Kawasaki per un nuovo brevetto ci mostrano una moto con un motore endotermico assistito da un motore elettrico integrato nella trasmissione. I due propulsori possono anche funzionare singolarmente

1/24

I disegni depositati da Kawasaki per il brevetto di una moto ibrida 

Con la EV Endeavor (quella che lo scorso Eicma era stata presentata come EV Project, la vedete nelle foto in gallery) Kawasaki ha mostrato a tutti il prototipo della propria moto elettrica. Tuttavia al momento non ci sono indicazioni su di una futura commercializzazione del modello. Anche perché, siamo sinceri, le prestazioni non fanno poi così gola: la Casa dichiara una potenza massima di 20 Kw (28 CV), 219 kg di peso e un’autonomia di circa 100 km.

Ora, però, è comparsa la domanda per un nuovo brevetto che ci mostra la EV Endeavor sotto una luce completamente nuova, quella di una moto ibrida. L'attuale brevetto mostra infatti una moto con un motore endotermico assistito da un motore elettrico integrato nella trasmissione. Sia il motore a combustione che il motore elettrico possono essere agganciati alla trasmissione con la propria frizione, oppure funzionare singolarmente. La moto può utilizzare il motore elettrico come aiuto alle basse velocità per supportare il motore a combustione. Alle alte velocità, poi, il propulsore green viene nuovamente scollegato, funziona da generatore e recupera energia. Se necessario, il motore elettrico potrebbe anche funzionare da solo. È solo una questione di strategie di guida.

Il brevetto Kawasaki mostra poi un semimanubrio con un interruttore a quattro posizioni e un pulsante “boost” centrale che ruotano insieme all'acceleratore. I quattro pulsanti di direzione permettono di scegliere tra i diversi riding mode, il pulsante centrale attiva la spinta aggiuntiva elettrica.

Se l’aiuto del motore elettrico fosse limitato a pochi secondi di funzionamento sarebbe sufficiente una batteria relativamente piccola a bordo per far funzionare il tutto. Sarebbe anche concepibile un supercondensatore come riserva di energia. Inoltre, un motore elettrico integrato sostituirebbe il motorino di avviamento e l'alternatore convenzionale. Soluzioni di questo tipo si stanno già vedendo nel mondo auto, per cui non è da escludere categoricamente il loro utilizzo sulle moto.

1/24

I disegni depositati da Kawasaki per il brevetto di una moto ibrida 

A dire il vero non è la prima volta che la Casa di Akashi mostra interesse verso il mondo dell’ibrido, altri brevetti in questo campo erano già comparsi la scorsa estate. Chissà se questi progetti prenderanno mai vita… Nel settore delle due ruote, però, i sistemi ibridi non hanno mai preso piede, per via anche degli ingombri necessari per il loro funzionamento. Se lasciamo da parte gli esperimenti “casalinghi”, in passato solo Piaggio ha lanciato sul mercato una versione dell’MP3 ibrida (ma poi ritirata poco dopo); ora Honda sta sviluppando un PCX Ibrido e sembrerebbe che anche BMW stia lavorando in questa direzione.

È palese che la domanda di brevetto Kawasaki è ancora ben lontana da quella che potrà essere una moto di serie, ma ci dimostra l’intenzione della Casa di Akashi di lanciarsi in questo segmento.

1/14 I disegni di brevetto BMW per il serbatoio di una moto ibrida
© RIPRODUZIONE RISERVATA