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"Rossi è furbo. Io sono Lorenzo, punto al mondiale"

In occasione della presentazione del proprio libro "Lo que aprendì hasta los 30", Jorge Lorenzo ha parlato della voglia di vincere in sella alla Ducati, ma anche di Valentino Rossi, Marc Marquez, Andrea Dovizioso, di Dorna...
1/15 Jorge Lorenzo, Campione del mondo 2015 MotoGP a Valencia
Nella giornata di ieri, Jorge Lorenzo ha presentato il proprio libro “Lo que aprendí hasta los 30” (Quello che ho imparato fino ai 30). Lo spagnolo ha avuto modo, attraverso la biografia, di raccontare vita, carriera ed eventi che lo hanno portato fino ad oggi: dalle prime gare all’approdo in Ducati. Nel corso della presentazione però, punzecchiato dai media, Jorge si è espresso anche sulla polemica fra Rossi e Marquez, sul rapporto con il compagno di team (dopo aver dichiarato che cerca minare il suo morale), sul rinnovo del contratto (qui trovate cosa ne pensa Dall'Igna) con la Casa di Borgo Panigale. Ecco le sue parole:

“Non voglio parlare della questione di Rossi e Marquez. Oggi sono qui per presentare il mio libro. Posso però dirvi che si tratta di cose che accadono durante le gare. È normale che ci siano degli attriti, le persone non devono andare d’accordo per forza, e sono certo che fra due gare tutti si saranno dimenticati dell’accaduto. In ogni caso è una questione tra loro, non mi riguarda. Cosa penso di Valentino Rossi? È un pilota intelligente sia dentro che fuori dal circuito. I tanti fans lo aiutano e lui è furbo a livello comunicativo, ha talento. Per quanto riguarda la gestione di Dorna dell’ultimo GP, in uno sport rischioso come il motociclismo, penso che l’arbitro debba essere severo. Nel calcio lo è, eppure non si tratta di uno sport così pericoloso.

Tutti mi chiedete se il mio rapporto con Dovizioso sia cambiato, ma è lo stesso di prima. Quando ho detto che cerca di minare il mio morale non era una frase scollegata, aveva un significato ma bisogna sapere quello che è successo prima. Ho semplicemente detto ciò che pensavo. La mia priorità, adesso, è vincere con Ducati. È un’ossessione. Ho cambiato persino la mia preparazione, ho modificato la dieta e aumentato le ore di allenamento. Al momento tutti i miei sforzi sono vani ma non ho dubbi: riuscirò a vincere una gara e desidero vincere il mondiale. È solo questione di tempo. Purtroppo la stagione è iniziata male ma il campionato è lungo…

Nelle ultime gare, ad eccezione di quella in Australia, mi sono sentito competitivo. Nella pre-season, invece, la moto è stata cambiata e fatico di più. Tutti sanno cosa posso fare se mi sento bene in sella e farò del mio meglio per essere al top. Vorrei finire la mia carriera in Ducati, ma devo trovarmi a mio agio e ottenere risultati. Oggi so che il mio valore di mercato è inferiore rispetto a qualche anno fa, ma tutti sanno chi è Lorenzo: sono l’unico ad esser stato capace di vincere un mondiale nell’era Marquez”.
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