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di Mario Ciaccia
15 March 2023

I Calanchi di Aliano, quando franare è meraviglioso

Scherziamo, non è mai bello franare, ma questa stradina che va su e giù in un paesaggio alieno, nel cuore della Basilicata, deve la sua fama alla fortissima erosione delle colline su cui sorge il villaggio dove visse Carlo Levi

La SdS (Strada della Settimana) di sette giorni fa attraversa la zona delle Crete Senesi e ci ha fatto venire in mente un'altra zona d'Italia dove le colline argillose erose da vento, sole e pioggia generano un paesaggio alieno, anzi... Aliano. Si tratta di un minuscolo paese, con appena mille abitanti, che si trova in posizione isolata in mezzo alla Lucania. Dista, in linea d'aria, appena 41 km dal Mare Jonio e 57 dal Tirreno, ma non fa pensare molto all'acqua, quando sei lì. Infatti si trova in mezzo a una regione di colline erose da qualunque cosa, talmente franate e scavate che in alcuni punti si sono creati dei buffi pinnacoli che ricordano lontane zone desertiche della Terra, come la Cappadocia in Turchia. Proprio per questo suo essere isolata in mezzo al Nulla venne scelta dal regime fascista come località dove spedire il sovversivo Carlo Levi, dal 1935 al 1936. Carlo era un pittore antifascista di Torino e, durante quell'anno, fu talmente colpito dalle terribili condizioni in cui vivevano i contadini della Basilicata che scrisse un libro destinato all'immortalità, Cristo si è fermato ad Eboli. Alcuni politici italiani lo lessero, caddero dal pero e si recarono personalmente a Matera, decidendo poi di intervenire per migliorare la situazione. Quindi questo essere un paesino isolatissimo in un panorama particolare ha rappresentato la fortuna turistica di Aliano.

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Aliano si trova in cima ad una rupe ed è molto accogliente con i turisti.

E quello è il paese. Ma noi siamo qua per fare strade spettacolari, quindi andiamo al sodo: stiamo parlando dei 9 km che scendono dalla rupe di Aliano per planare nel vallone del fiume Agri. L'abbiamo percorsa durante la quarta tappa dell'Italian Challenge, con una temperatura di 42 gradi all'ombra, che ha reso ancora più suggestiva la traversata, perché il caldo mostruoso aumentava ulteriormente la sensazione di essere su un pianeta aridissimo e infuocato.

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Confessiamo che era la prima volta che venivamo ad Aliano, per cui sulle prime pensavamo che quello che vedete qui sopra, comunque interessante e spettacolare, fosse il massimo che avremmo potuto vedere.

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