Da quanto CFMoto è presente sul mercato europeo? Con quali risultati?
“Inizialmente il marchio è arrivato per soddisfare la richiesta del settore ATV. Mentre per le moto, in tempi recenti, l’approdo sul mercato europeo è avvenuto in Francia e Germania. In Italia è cosa nuova, è quindi presto per parlare di risultati”.
Qual è la vostra strategia per i mercati ricchi come il nostro?
“Attualmente ci poniamo obiettivi a breve termine. Quello che intendiamo fare, da subito, è creare una rete di vendita capace di distribuire il prodotto nel migliore dei modi e con l’attenzione che merita. L’idea è quella di offrire in poco tempo un’intera gamma capace di coprire le richieste di mercato in più segmenti. In particolare parlo di adventure, naked e classiche, senza avere particolari mire di posizionamento. Diciamo che siamo nella scia di quello che ha fatto Benelli, che oggi ha in gamma prodotti attraenti capaci di richiamare i motociclisti alla ricerca di moto interessanti dal punto di vista sia tecnico che economico. Chiaramente non siamo alla ricerca di entrare in competizioni con moto altamente performanti. Noi vogliamo dunque essere un’alternativa a Benelli, ad esempio”.
Esistono un contro stile o un R&D europeo? Dove sono progettate le moto?
“Non esistono R&D in Europa, e neanche un centro stile. Tutto viene fatto in Cina. Ci sono però in essere delle collaborazioni con alcuni designer di fama mondiale, come Kiska ad esempio. CFMoto lavora su standard elevati ed è ormai cosa d’altri tempi quella di credere che in Cina non vengano prodotti oggetti di qualità dal punto di vista del Design. Il mercato cinese è molto attento allo stile e il livello raggiunto è molto elevato. Oggi i desiger cinesi sono preparati, attenti e creativamente all’avanguardia”.
Anche la fase di collaudo delle moto viene eseguita in Cina?
“Si, le moto vengono collaudate in Cina. Naturalmente CFMoto si avvale di collaborazioni in tal senso, in modo da rendere i prodotti qualitativamente in linea con le richieste del mercato europeo”.
Come sono organizzate la rete vendita e l’assistenza post vendita?
“Abbiamo selezionato clienti in ogni regione italiana e nelle principali città. L’obiettivo è quello di una distribuzione capillare, dando alla concessionaria un’esclusiva per la propria zona. Questo permette di spingere nel modo corretto sul prodotto. L’assistenza post vendita è organizzata nello stesso modo e il Gruppo Padana Sviluppo copre abbondantemente le esigenze in termini di ricambi. Per darvi dei numeri, sul territorio abbiamo circa 1.000 punti vendita che si occupano di uno dei nostri marchi; ciò ci permette di trovare facilmente soluzioni per il cliente”.