Statistiche web

Bessolo (Kawasaki): “Puntiamo a raddoppiare le vendite”

Il nuovo Sales&Marketing Manager di Kawasaki Italia Enrico Bessolo ha già le idee ben chiare sul potenziale di Kawasaki: "10% di quota mercato entro 2/3 anni"

1/5

Enrico Bessolo, Sales&Marketing Manager Kawasaki Italia

Dopo sei anni in Suzuki Italia sei il nuovo Sales and Marketing Manager di Kawasaki Italia; una volta insediato, che azienda hai trovato?
Ci sono molte similitudini, entrambe sono aziende giapponesi e sotto molti punti di vista trovo molti aspetti a me familiari. Ma Kawasaki è un’azienda più determinata, con una mentalità diversa e una gran voglia di impegnarsi anche nel racing. Inoltre, è una Casa molto più focalizzata sul prodotto moto”.


Enrico, cosa porti in Kawasaki dalle tue esperienze passate?
Tutto ciò che ho imparato nel corso degli anni. Quello che sto iniziando a fare è rodare la squadra. Ho trovato persone che hanno voglia di fare e questo rende tutto molto stimolante, anche perché in Kawasaki Italia c’è molta voglia di tornare a eccellere, non solo nel racing, ma anche in ambito commerciale”.


Quali sono gli obiettivi per il 2023?
Abbiamo degli obiettivi di crescita sia in termini di volumi sia di quote di mercato. Calcolando solo le moto, visto che non abbiamo scooter in listino, in Italia abbiamo chiuso il 2022 con una quota di mercato al di sotto del 5% (5.375 moto vendute, n.d.r.). Il nostro obiettivo è quello di tornare al 10%, per gradi”.


Entro quando puntate di conquistare il 10% del mercato Italia?
Nel brevissimo termine, entro il 2024/2025. Il 10% è anche la quota media di Kawasaki nei vari mercati europei, per cui pensiamo che sia un’ambizione legittima, ragionevole da raggiungere in 2/3 anni”.


Con quali strategie?
Quello che faremo sarà lavorare molto di più sul marketing, sulla comunicazione, per tornare a far conoscere il marchio Kawasaki sul mercato italiano”.


Che importanza hanno l’Europa e l’Italia nello sviluppo di nuovi modelli Kawasaki?
Soprattutto i modelli top di gamma vengono pensati e sviluppati in base alle esigenze di noi europei. Se poi parliamo di design, la parola di noi italiani viene presa seriamente in considerazione”.


Come ti sembra la gamma moto di Kawasaki?
È una gamma abbastanza completa, che spazia dalle iper sportive alle crossover, alle rétro sport… È una gamma molto ampia che va a soddisfare le richieste di tutti i motociclisti”.


Non pensi che possa mancare una maxienduro?
È vero che non abbiamo l’ormai famosa enduro stradale con la ruota da 21”, ma è anche vero che di fatto in pochi poi utilizzano questa moto effettivamente in fuoristrada. Tenete conto che noi abbiamo le cross e le moto da enduro “vere”. Kawasaki ha una gamma di prodotti con una personalità molto netta e con una funzione di utilizzo molto specifica. Quelle moto un po’ tirate, non ci appartengono”.


Temete l’invasione cinese, o pensate che comunque le moto di fascia premium manterranno la loro fetta di mercato?
Innanzitutto bisogna portare molto rispetto a tutti i competitor, ma allo stato attuale non vedo una reale competizione di prodotto tra Kawasaki e i nuovi brand emergenti cinesi. A oggi, sicuramente, questi nuovi brand non sono a un livello qualitativo tale da spaventare chi, invece, come Kawasaki, punta a un motociclista con un minimo di esperienza che sappia valutare il prodotto. Sono aziende che hanno dimostrato molta agilità e velocità nell’apprendere, nel crescere, quindi magari già nel medio termine i loro prodotti miglioreranno e noi dovremo cercare di essere sempre un passo avanti. C’è anche un lato positivo: questi nuovi brand hanno fatto diventare motociclisti persone che motociclisti non erano. In futuro alcuni di questi vorranno un prodotto più prestante e noi siamo pronti ad accoglierli”.


Sulle nuove Z650 e Ninja 650 arriva il traction control, reale esigenza o richiesta del mercato?
La cavalleria è più che sufficiente, per cui è anche una reale esigenza di sicurezza, aspetto sul quale non si discute. Oggi come oggi abbiamo il traction control anche su degli scooter con potenze che sono 1/3 di quella di queste moto, per cui sì il TC è anche un must have. Ma il ‘devi averlo’ per noi significa averlo per motivi di sicurezza, non per moda”.


Nel futuro di Kawasaki ci sono moto elettriche e ibride, quando arriveranno?
Le elettriche già nel 2023, la moto ibrida nel 2024 e quella a idrogeno è un esercizio di stile che arriverà un pochino più avanti”.


Cosa ne pensi dell’elettrico?
Il futuro delle moto elettriche sarà determinato dall’evoluzione, dall’autonomia e dalla velocità di carica delle batterie. Con la tecnologia che abbiamo oggi forse l’elettrico non è la soluzione ideale. Se invece ci saranno dei grandi sviluppi a livello di batterie potrebbe diventare la formula vincente”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA