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“Husqvarna avrà una gamma stradale premium, diversa da quella KTM”

Al lancio delle 701 Enduro e Supermoto, con Oliver Göhring (dir. Gen. Husqvarna), abbiamo parlato di KTM (“Sfrutteremo piattaforme comuni”), della forza del Brand (“Meglio di KTM”), di futuro (“Torneremo iconici come negli anni 70”) e passato (“Non abbiamo colpe per quanto accaduto quando Husqvarna era di BMW”)

Dal 2013 è cambiato tutto

Potrebbe essere la volta buona, per Husqvarna. Dopo una storia recente piuttosto travagliata, in cui è stata gestita da Electrolux, poi da MV Agusta e poi da BMW senza mai riuscire a risollevarsi, nel 2013 è stata acquistata da KTM, che è riuscita a far “ripartire” il Marchio con una certa decisione. Grazie ad una gamma off-road tutta nuova derivata da quella austriaca, il 2014 fa segnare un record di vendite (15.000 moto) e nel 2015 le moto vendute saranno oltre 21.000. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: diventare il terzo costruttore europeo nel giro di pochi anni. Ecco infatti che Husqvarna ha annunciato, e iniziato a realizzare con le 701, una gamma di moto stradali, che nasceranno sfruttando le piattaforme KTM ma che avranno una propria identità. A proposito di 701: qui il test della Supermoto, per quello della Enduro cliccate invece qui (e non dimentichiamo la versione stradale “Vitpilen 701” presentata a Eicma). Ma entriamo nel dettaglio con le parole del direttore generale Oliver Göhring nella nostra intervista esclusiva.
 

“Per noi l’off road è fondamentale, ma vogliamo fare di più, qualcosa di speciale”

1/34 La presentazione della Husqvarna Vitpilen 701 ad Eicma 2015
Perché comprare le 701 invece delle KTM 690 da cui derivano?
Basta guardarle. Non è un segreto che da quando Husqvarna è stata acquisita dal gruppo KTM condivide e condividerà le stesse piattaforme, ma il risultato sono moto che rispecchiano i nostri valori più importanti e nelle quali si vedono i nostri tratti caratteristici. L’intero design e il layout delle due 701 rispecchia il nostro credo, ovvero che c’è spazio solo per l’indispensabile, in questo caso quello che serve per l’enduro e il motard.
 
Visto che userete le stesse piattaforme, come differenzierete la vostra gamma da quella KTM?
Alcune moto saranno simili, come ad esempio quelle off-road. Nella storia di Husqvarna l’off-road è fondamentale, e lì non potremo che avere l’approccio più aggressivo, andando a scontrarci direttamente coi nostri fratelli in arancio, come tra l’altro abbiamo fatto in questi due anni, riuscendo a riportare il nostro marchio al suo posto, ovvero al top nel fuoristrada. Ora però vogliamo fare di più. Abbiamo 113 anni di storia come produttori di moto, e intendo ogni tipo di moto, quindi non siamo limitati alle competizioni in fuoristrada. D’altra parte lo abbiamo mostrato in questa e nella precedente edizione di EICMA. Su piattaforme in comune a quelle KTM produrremo un’intera e distinta gamma Husqvarna che risponderà ai valori del Marchio e non si sovrapporrà a quella KTM. Faremo qualcosa di speciale, ovvero di premium. Come potete vedere già ora tutti componenti che montiamo sono il top. Ancora più importante, seguiremo le nostre radici svedesi per l’aspetto delle nostre moto che saranno pulite, ordinate ed essenziali.
 
Quando inizierete a vendere le 401 Svartpilen e Vitpilen?
Siamo ancora una compagnia incredibilmente giovane, abbiamo iniziato la produzione della prima Husqy della nuova era in novembre 2013, due anni fa, e il successo che abbiamo ottenuto fino ad adesso è incredibile. L’anno scorso abbiamo venduto 15.500 moto, quest’anno ne venderemo 21.000, due anni record in 113 anni di storia. Abbiamo ricreato Husqvarna nel mercato off-road e ora staimo approcciando l’asfalto, che poi è il motivo per cui ci troviamo qui. 701 Enduro e Supermoto sono due moto vicine alla tradizione Husqvarna, i monocilindrici di grossa cilindrata sono stati iconici nella nostra storia, e Husqvarna è stata anche pioniere nella storia della supermoto, vincendo il primo campionato mondiale di categoria. Tornando alle Svartpilen e Vitpilen, è la nostra idea di come nel futuro potranno essere le naked, ricercate nello stile ed essenziali. Naturalmente serve tempo per portare questi prodotti sul mercato. Dal momento in cui tu decidi di fare una moto a quando la puoi mettere in vendita di solito trascorrono circa tre anni, ma abbiamo dichiarato che le produrremo e lo faremo, e faremo anche una 125. Posso dirvi che le moto di serie saranno estremamente vicine ai concept, per cui siamo convinti che avranno un ottimo riscontro sul mercato.
 
Come vede Husqvarna fra 10 anni?
Come uno dei più grandi costruttori di moto europei. L’anno scorso a EICMA Stefan Pierer (CEO di KTM, ndr) ha dichiarato che l’obiettivo di Husqvarna è quello di diventare il terzo marchio europeo in cinque anni. Vedremo quali modelli servono per raggiungere questo obiettivo. Ad oggi siamo ben più avanti rispetto ai nostri piani, per cui dal mio punto di vista non c’è alcuna ragione per cui non dovremmo riuscire in quello che abbiamo pianificato.

"offriamo grandi moto e un’assistenza post-vendita da riferimento"

Non pensate che per i motociclisti sia difficile fidarsi di Husqvarna dopo la recente storia travagliata?
Credo che ci siano buone ragioni per cui le persone possono darci fiducia, come testimoniano i 21.000 motociclisti che quest’anno hanno comprato una Husqvarna, più di quanto sia mai successo in 113 anni di storia. Credo che le persone sappiano che comprano un pacchetto affidabile e performante, una moto allo stato dell’arte che soddisfa le loro aspettative, e soprattutto, che li soddisfa anche dopo l’acquisto, con una perfetta assistenza dopo vendita (la medesima di KTM, ndr), molte parti speciali e tutto quello che solo un grande gruppo può offrire. I piccoli costruttori soffrono di ostacoli logistici perché non raggiungono la massa critica per riuscire a finanziare tutta l’organizzazione che serve per soddisfare le aspettative dei clienti. E questo è il vantaggio di Husqvarna di essere con KTM. I nostri clienti sanno già che offriamo il miglior pacchetto. Rispetto alle vecchie Husqvarna, le nuove costano il 30% in più se prendiamo per esempio una 450, ma chi le compra sa esattamente che porta a casa qualcosa che vale quello che ha speso. Questo è tutto quello che possiamo fare. Siamo onesti: offriamo grandi moto e un’assistenza post-vendita da riferimento, non abbiamo fatto nulla per tradire le aspettative dei nostri clienti. Non voglio parlare di quello che è successo in passato, quando Husqvarna era posseduta dal gruppo BMW. È qualcosa su cui non abbiamo influenza e di cui non ci dobbiamo giustificare. Nemmeno è stato il nostro approccio, quello di guardare ai precedenti 25 anni. Abbiamo guardato ai giorni di gloria della Husqvarna, gli anni Sessanta e Settanta, quando era lo stato dell’arte nelle gare di fuoristrada e ha creato la sua fama iconica.
 
Il brand Husqvarna è più forte di quello KTM?
Come direttore generale di Husqvarna… dico sì. Intendo, abbiamo il vantaggio di essere il secondo marchio che da più tempo produce moto senza interruzioni. Abbiamo la storia e la tradizione per essere un grande Marchio del futuro. Se riusciamo a interpretare correttamente i desideri dei clienti e diamo loro quello che si aspettano quando comprano una nostra moto non vedo perché non possiamo tornare a essere il Marchio iconico che eravamo trent’anni fa. Questo è il nostro obiettivo. C’è chi ci chiede perché comprare una Husqvarna se è una KTM blu e gialla, ma la verità è che non è un beneficio costruire una moto del tutto differente. Nel motocross, per esempio, la vita media delle moto è di tre anni, e senza le risorse per aggiornare continuamente i nostri prodotti non potremmo essere competitivi. Facendo parte di un grande gruppo e potendo sfruttare piattaforme condivise possiamo promettere ai nostri clienti questo alto livello di performance e di aggiornamento continuo. I nostri clienti hanno così il vantaggio del brand ma anche l’opportunità di avere sempre l’ultima tecnologia, un servizio clienti adatto e tutto quello di cui vi ho già parlato. Non è certo un segreto che l’intero mondo dell’auto si basa su queste logiche.
 
Con KTM dividerete l’impegno nelle gare, puntando per esempio uno ai rally e uno alla pista?
L’audience che generano queste gare non giustificherebbe una manovra del genere – purtroppo non sono come il calcio, seguito ogni domenica da milioni di persone. A noi importa di più mostrare di avere una moto in grado di vincere le gare, dare conferma ai nostri clienti di avere comprato il prodotto giusto.
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