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Ciao, Dario...

Tragedia nelle corse su strada: Dario Cecconi ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente durante la classica nordirlandese Tandragee 100. Fatali per il 38enne livornese le ferite riportate: la sua morte lascia un grosso vuoto nel cuore degli appassionati di road racing
1/10 Dario Cecconi impegnato alla Tandragee 100 del 2017 con la Yamaha R6 del Team FR Racing. Dario è stato coinvolto in un incidente che gli è costato la vita

Nato a Livorno, "adottato" in Irlanda

Dario Cecconi iniseme alla fidanzata, Francesca
Il motociclismo piange Dario Cecconi, pilota 38enne livornese impegnato da diversi anni nelle corse su strada e diventato uno dei principali piloti italiani nel mondo del road racing. Cecconi ha perso la vita partecipando alla Tandragee 100, una "classica" che si svolge nell’omonima città nord irlandese situata a 50 km sud ovest di Belfast.

La sesta partecipazione di Cecconi alla Tandragee 100 era iniziata alla grande: il venerdì aveva chiuso 9° su 36 partecipanti alla categoria Senior Support Race. Durante la gara di sabato, nell’ultimo giro, è rimasto coinvolto in un brutto incidente ed è stato prontamente portato all’ospedale di Craigavon. Ma dopo alcuni giorni in condizioni critiche, Dario Cecconi si è spento la sera di martedì 25 aprile, lasciando la fidanzata Francesca, il fratello Luca e un vuoto davvero enorme nei cuori degli appassionati, dei suoi amici e degli addetti ai lavori. L’amore che aveva Dario per quei luoghi era contraccambiato da chi, in Irlanda, lo chiamava “il nostro figlio adottivo italiano” oppure “paddy italian stallion”.

La prima volta che Dario si era spostato dalla pista alla strada era stata nel 2010, quando aveva partecipato alla sua prima gara in salita. Da lì, il salto verso le corse su strada d’oltre manica: tra le moltissime gare a cui aveva preso parte c'erano anche le più celebri North West 200, l’Ulster GP e la tanto amata Tandragee 100. La prima partecipazione alla Tandragee 100 risale al 2012, e lì è letteralmente scoccato l’amore per quella che avrebbe poi chiamato la propria “seconda casa”. Alla Tandragee 100 aveva corso altre cinque volte, arrivando perfino a tatuarsela sul braccio. Dario, sempre con il sorriso sul volto, era solito arrivare in Gran Bretagna da solo, con il proprio furgone e la sua moto, ma quest’anno era riuscito a noleggiare una Yamaha R6 direttamente dagli inglesi del Team FR Racing.

Le parole del fratello e degli organizzatori della Tandragee 100

A testimonianza di quanto Cecconi fosse ben voluto, basta leggere cosa ha scritto l’organizzatore dell’evento (la North Armagh Motorcycle & Car Club - Tarmac Section – Ltd) nell’ultimo comunicato ufficiale, che riporta la scomparsa del pilota livornese: “Dario era molto amato, considerava la Tandragee una seconda casa e si è impegnato molto per promuoverla in tutta Europa, tanto da mostrare un tatuaggio del circuito sul braccio. Ci mancherà moltissimo, era un pilota esperto che aveva corso in diverse gare stradali irlandesi, e quest'anno sarebbe stato il suo sesto alla Tandragee. Tutto il club manda le condoglianze alla famiglia e alla compagna di Dario in questo momento di grande dolore”.

Nelle ultime ore il fratello Luca ha comunicato su Facebook quanto segue: “Per coloro che mi hanno chiesto dei funerali di Dario. Tutta la famiglia ha deciso che Dario avrebbe aiutato qualcuno in difficoltà, non vi sto a dire come… immaginate. E che dopo lo faremo cremare anche per lasciare una piccola parte di lui qui con i suoi amici. È per questo motivo che non ci sarà nessun funerale, ma organizzeremo sicuramente qualcosa al nostro rientro e non mancherò di avvertire chi volesse prenderne parte. Nello stesso tempo gli amici irlandesi hanno organizzato un giro del circuito con i piloti che omaggeranno il loro amico centauro….Questa è la nostra decisione e spero che sia condivisa da tutti”.

Le corse su strada sono una nicchia delle gare di motociclismo, ma amatissime dagli appassionati più puri e dai piloti, che le temono ma ne avvertono il richiamo. Dario Cecconi era uno dei “silenziosi” protagonisti, forsemeno conosciuto di altri, ma sicuramente amato e ammirato da chi segue da sempre quello sport.
Fa' un buon viaggio, Dario...
Dario Cecconi con la R6 durante la Tandragee 100 2017

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