Non è una strada spianata come sembrava quella che deve portare alla stesura di un disegno di legge sulla sicurezza stradale da parte della Commissione Trasporti della Camera, in collaborazione con alcuni Enti specializzati, fra cui l’ANCMA. Ad incrinare i rapporti fra i membri della commissione è stata la nuova posizione del presidente Mario Valducci (Pdl) che chiede un decreto legge.
In parlamento polemiche sulla sicurezza stradale
Roma 25 marzo 2009 - Non
è una strada spianata come sembrava quella che deve portare alla stesura
di un disegno di legge sulla sicurezza stradale da parte della Commissione
Trasporti della Camera, in collaborazione con alcuni Enti specializzati,
fra cui la Confindustria-ANCMA. Ad incrinare i rapporti fra i membri della
commissione è stata la nuova posizione del presidente Mario Valducci (Pdl).
Questi, durante un’uscita pubblica avvenuta in occasione del viaggio inaugurale
del treno Frecciarossa sulla tratta alta velocità Milano Roma, ha dichiarato:
“Chiederò al governo di fare un decreto legge sulla sicurezza stradale”.
Un’affermazione che ha scatenato la reazione del capogruppo del Pd in
Commissione Trasporti, Michele Meta e della vicepresidente della commissione,
Silvia Velo (Pd). Secondo Meta e Velo: “Il tema è all'attenzione dei lavori
parlamentari della commissione dove è ormai pronta una proposta di legge
unanimemente condivisa per la quale, addirittura, stavamo pensando di ricorrere
alla sede legislativa per velocizzarne l’iter”. Ma Valducci ha ribattuto:
“I morti di questi giorni ci ricordano quanto sia urgente il tema della
sicurezza stradale e dunque, dopo aver discusso in Commissione Trasporti
per oltre sette mesi delle modifiche da apportare al codice della strada,
ho deciso di chiedere al governo di emanare un decreto legge in cui recepire
il lavoro svolto in Commissione. Credo che nessuno possa eccepire i requisiti
di necessità e urgenza in tema di sicurezza stradale”.
In effetti, un decreto governativo in tema di sicurezza stradale non
escluderebbe
che per la successiva conversione in legge, come ddl di iniziativa governativa
possa essere recepito il testo del ddl attualmente oggetto dei lavori della
Commissione Trasporti, alla cui stesura, seppur non ancora definitiva,
si è giunti in accordo tra esponenti della Maggioranza e dell’Opposizione.
Ma il timore principale di Meta e Velo è che la Maggioranza possa ricorrere
al decreto governativo, come pretesto per giustificare le motivazioni d’urgenza
con cui chiedere, in un tempo successivo il voto di fiducia alle camere,
per la conversione in legge del ddl, senza consentire ulteriori modifiche
con eventuali altri emendamenti discussi in Commissione Trasporti.
Sempre secondo i due parlamentari del Pd la richiesta di un decreto fatta
da Valducci servirebbe a mascherare divergenze di opinione in tema di sicurezza
stradale tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanardi
e il ministro Meloni e trai ministri Matteoli e Maroni.
Comunque si giunga all’approvazione di una legge sulla sicurezza stradale,
al momento uno dei punti più rilevanti del testo di legge approvato dalla
Commissione Trasporti è il tasso zero di alcolemia per i neopatentati.