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di Beppe Cucco
05 November 2020

In arrivo una Yamaha “MT-Turbo”

La casa di Iwata ha brevettato una nuova moto spinta da un tre cilindri turbo di 847 cc, con iniezione diretta e fasatura variabile delle valvole. Questo prototipo ha quasi il 60% di coppia e il 12,5% di potenza in più rispetto ad una MT-10

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La foto depositata da Yamaha per il brevetto del motore turbo con iniezione diretta e fastura variabile delle valvole 

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Che l’R&D di Yamaha fosse al lavoro su una moto turbo già lo sapevamo, ma ora c’è di più. La Casa di Iwata ha depositata un brevetto che mostra nel dettaglio il nuovo prototipo, con tanto di prima fotografia della moto.

Questo prototipo monta un motore a tre cilindri di 847 cc, ma nonostante la capacità e il layout siano molto familiari, questo non è semplicemente una versione potenziata del tre cilindri della MT-09. Il propulsore della MT-09 precedente, quello di 847 cc, presentava un alesaggio di 78 mm e una corsa di 59,1 mm, il prototipo turbo ha un alesaggio più piccolo (73 mm) e una corsa più lunga (67,5 mm). Questo è stato fatto per avere un motore più prestazionale a regimi inferiori e più concentrato sulla coppia piuttosto che sulla potenza massima. Il turbo, che soffia attraverso un intercooler per ridurre la temperatura dell'aria aspirata, porta la potenza di picco a 180 CV a 8.500 giri/min. e rende disponibili 176,25 Nm di coppia massima, con il 90% di questa già disponibile a 3.000 giri/min.

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I disegni depositati da Yamaha per il brevetto del motore turbo con iniezione diretta e fastura variabile delle valvole 

Il turbo è solo una delle future tecnologie del prototipo. La moto utilizza anche la fasatura variabile delle valvole (sia di aspirazione sia di scarico) e l'iniezione diretta del carburante, che viene spruzzato direttamente nella camera di combustione appena prima che la candela si accenda per ridurre la possibilità che il carburante incombusto fuoriesca nello scarico.

Si tratta di tecnologie già familiari nel mondo auto e che da tempo stanno iniziando a farsi spazio nel mondo moto, ma applicandole tutte in una volta, insieme al turbo, il prototipo Yamaha compie enormi balzi in avanti in termini di prestazioni e di riduzione delle emissioni inquinanti. La Casa dichiara che grazie a queste tecnologie la produzione di CO2 è inferiore di circa il 30% rispetto ai motori convenzionali non turbo con livelli di potenza o coppia simili, mentre le emissioni di monossido di carbonio, NOx, idrocarburi e particolato sono ben al di sotto della metà dei livelli richiesti dagli ultimi standard sulle emissioni Euro 5. Anzi, questi parametri dovrebbero permettere al motore di rientrare già nella prossima norma Euro 6.

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I disegni depositati da Yamaha per il brevetto del motore turbo con iniezione diretta e fastura variabile delle valvole 

La moto sembra utilizzare il telaio, il forcellone, le sospensioni, le ruote, i freni, il serbatoio e la sella della MT-10. Ma con quasi il 60% di coppia in più e un aumento del 12,5% della potenza di picco, questa moto promette prestazioni significativamente maggiori rispetto all'MT-10. Anche se... il prototipo è di circa 20 kg più pesante dell'MT-10, con l’ago della bilancia che si ferma a 230 kg.

Non pensiamo che a breve Yamaha trasformi questo prototipo in un modello di serie, ma è chiaro che l'Azienda sta lavorando in questa direzione e ha fiducia di tecnologie come il turbo, l'iniezione diretta e la fasatura variabile delle valvole in campo moto. Non ci resta che aspettare i prossimi anni e vedere se arriverà una “MT-Turbo”

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I disegni depositati da Yamaha per il brevetto del motore turbo con iniezione diretta e fastura variabile delle valvole 

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