Ho quindi sempre ammirato i piloti di Speedway, Short Track e Long Track che con moto stranissime si producono in impressionanti derapate, anche se non ho mai capito bene la differenza tra le varie specialità. Ed è stato proprio
Marco Belli (45 anni di Varese), l’ideatore della Di Traverso School (
ne abbiamo parlato qui) che ci ha spiegato le differenze: nello Speedway il tracciato è una pista ovale piatta con fondo di diversa natura (terriccio, sabbia o ghiaia), le moto sono completamente prive di freni, cambio (monomarcia) e sospensione posteriore. Lo Short Track invece si corre su un ovale lungo un quarto di miglio (circa 400 m), il terreno varia dallo sterrato al cemento e le moto hanno cambio, sospensioni e freni (ma non quello anteriore). Il Long Track è simile allo Short, ma le piste arrivano ad essere lunghe 1.200 m e le velocità diventano altissime, anche oltre i 180 km/h. Poi c’è il Flat Track (o Dirt Track), che è una disciplina che racchiude un po’ tutte le altre, il percorso può anche essere non ovale piano (con curve) e le moto che si usano attualmente sono delle cross modificate con ruote da 19”, sempre senza freno anteriore.
Marco Belli rappresenta l’essenza italiana di queste discipline nelle quali gareggia dal 2001. Ha passato diversi anni in Inghilterra e negli Stati Uniti dove ha vinto numerosi titoli e dove, al contrario che da noi, c’è una larghissima diffusione di questo sport. Innamorato perso della derapata, Marco ha deciso di trasmettere questa sua passione a chi ha il bisogno di saper gestire una perdita di aderenza della ruota posteriore, dal pilota affermato al più scarso degli amatori, fino a passare dallo scooterista che vuole vincere la paura delle strisce bianche o dei tombini quando piove. Perché è proprio questo il senso della scuola, al di là del divertimento: migliorare la propria capacità di guida e sentirsi più sicuri. Marco fa questi corsi in diverse località che, ovviamente, devono avere una struttura adeguata (circuito in terra tipo ippodromo, ecc.). Purtroppo non sono tante, anche se sta aiutando tantissimo l’effetto Valentino Rossi, di cui Marco è grande amico (oltre a Freddie Spencer e Micky Dymond), che negli ultimi anni ha creato il
Ranch e la
VR46 Riders Academy, sorta di parco giochi con all’interno una pista da Flat Track dove il Dottore si allena invitando anche i più grandi campioni di tutte le specialità.