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25 January 2012

Il vertice ACEM evidenzia per il 2011 una perdita del 37% nel mercato europeo di moto e scooter

È crisi delle vendite in tutta Europa, ma le Case costruttrici sono concordi nel sostenere che i veicoli di piccole dimensioni, ad alto contenuto tecnologico, saranno la risposta al calo degli acquisti che affligge il mercato. Punta di diamante della mobilità ecosostenibile saranno moto e scooter elettrici

Il vertice acem evidenzia per il 2011 una perdita del 37% nel mercato europeo di moto e scooter

Bruxelles (BELGIO) – Si è concluso l’ottavo vertice annuale dell’ACEM, l’Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli, che ha sottolineato come la crisi economica abbia influito in maniera drastica sul mercato delle due ruote, negli ultimi anni. Tanto che il ribasso è stato progressivo e costante, fino a dare nel 2011 il peggior risultato in assoluto, nello storico delle vendite di moto e scooter a partire dal 2007. Infatti, 2011 non si sono superati gli 1,7 milioni di veicoli a due ruote motorizzati, che rispetto ai 2,7 milioni immessi in circolazione nel 2007, significa una perdita del 37% in cinque anni. Dalla riunione dei Costruttori europei è emerso come siano tutti concordi nel sostenere che l’unica sfida alla crisi possa essere rappresentata dalla costruzione di nuovi veicoli ad alto contenuto tecnologico, in grado di ridurre le emissioni di particelle inquinanti e di muoversi agilmente nel traffico, grazie anche a dimensioni ridotte. Questo significa promuovere una mobilità ecosostenibile. Ed è proprio su questo fronte che stanno lavorando molte Case costruttrici, che hanno già presentato i loro scooter elettrici nei concessionari o ne stanno ultimando lo sviluppo alla fase prototipale.

Lo ha confermato il presidente dell’ACEM Hendrik von Kuenheim, che è anche l’amministratore delegato di BMW Motorrad e ha dichiarato al margine della riunione: “Nonostante l’attuale condizione economica avversa, l’ACMEM è convinta che le sue competenze nel campo delle produzione di veicoli piccoli, leggeri e ad alto contenuto tecnologico potranno fornire gli strumenti ideali per il raggiungimento degli obiettivi di una mobilità sostenibile, all’interno dell’Unione Europea”. Ha aggiunto von Kuenheim: “Tuttavia, è necessario un forte sostegno politico per sviluppare ulteriormente questa realtà e quel tipo di mercato, ancor più dei prodotti innovativi in sé. Il sostegno deve cominciare con il pieno riconoscimento del fatto che i nostri veicoli possano contribuire in modo attivo a migliorare la mobilità”. Ha concluso il presidente: “Inoltre, il prossimo orizzonte 2020 deve essere riuscire ad ottenere fondi dall’Unione Europea per la ricerca e lo sviluppo di nuovi veicoli destinati ai neopatentati”.

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