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Il ritorno del marchio BSA

La rinascita partirà dall’India e riporterà in vita il marchio cult anche in Europa a partire dal 2021. A un’iniziale produzione di moto con motore a combustione interna seguirà quella relativa alla mobilità green

1/23 BSA B25-B50 SS Gold Star e Victor: scrambler monocilindriche 4T inglesi prodotte dal 1971 al 1972. Nella foto la B50 SS Gold Star, scrambler di 500 cc. La versione Victor è una "trail" con parafango anteriore alto

I diritti del marchio britannico BSA, divenuto famoso grazie alla monocilindrica Gold Star degli anni 60, sono stati acquisiti nel 2016 dal gruppo indiano Mahindra, che ha investito in vista di un ritorno sul mercato nel 2021. La notizia arriva dal presidente del gruppo indiano, Anand Mahindra, che ha dichiarato in un’intervista rilasciata al quotidiano britannico “The Guardian” i propri piani: la produzione dovrebbe partire a breve, in Gran Bretagna, dove verrà anche stabilito un nuovo R&D a Banbury, nell'Oxfordshire. Attualmente, le incertezze dovute alla pandemia si sommano a quelle messe in scena dalla Brexit, motivo che ha spinto Mahindra a muoversi con cautela. La fase iniziale prevede la costruzione di moto tradizionali, ma nel corso dei prossimi anni BSA diverrà una Casa produttrice di moto elettriche.

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