Il prototipo di Shigeru Hasegawa ripropone la carenatura integrale. Nella storia tanti i progetti simili
Shigeru Hasegawa, un giapponese trapiantato da 30 anni a Milano, che ha brevettato una moto con carenatura integrale, che è un veicolo semplice ed economico, lungo 208 cm in versione monoposto e 240 cm in versione biposto, che si guida come un comune scooter, si può parcheggiare nelle aree riservate alle moto, e riesce persino a salire sul marciapiede. Ve la mostriamo.
Il prototipo di shigeru hasegawa ripropone la carenatura integrale. nella storia tanti i progetti simili
Milano 4 marzo 2009 - A mezzo secolo dalla sua scomparsa (fu bandita
dalle corse alla fine della stagione 1957), la carenatura integrale potrebbe
tornare non a fini aerodinamici ma per la buona protezione che offre. A
crederlo è Shigeru Hasegawa, un giapponese trapiantato da 30 anni a Milano,
che ha brevettato e si è costruito a fini dimostrativi una moto carrozzata.
Ci hanno provato in molti, ma secondo Hasegawa sempre con l’approccio
sbagliato: veicoli pensati per avvicinare le automobili (ricorderete forse
la svizzera Peraves), con dimensioni (e magari anche numero di ruote) intermedie
tra una moto e un’automobile: inguidabili.
La proposta di Hasegawa non ha, volutamente, nulla di rivoluzionario: si
tratta di un veicolo semplice ed economico, lungo 208 cm in versione monoposto
e 240 cm in versione biposto, che si guida come un comune scooter, si può
parcheggiare nelle aree riservate alle moto, e riesce persino a salire
sul marciapiede. Caratteristiche nominalmente interessanti, in attesa di
approfondire le quali vi mostriamo in anteprima il prototipo: in quanto
tale, il suo aspetto è ancora provvisorio. Hasegawa assicura che la
maneggevolezza
del suo prototipo è rilevante, cosa che verificheremo quanto prima. I primi
commenti che si possono fare riguardano la buona compattezza del mezzo,
anche se due parti essenziali del brevetto non sono ancora state realizzate:
quella per garantire l’accessibilità (sul prototipo si “sale”
dall’alto)
e quella per la stabilizzazione a bassa velocità, realizzata non per via
meccanica ma poggiando i piedi a terra. Hasegawa ha trovato un buon interesse
per le sue idee ma al momento, anche a causa della crisi, nessun finanziatore
per proseguire nello sviluppo del prototipo. Gli facciamo i nostri auguri
in attesa di poter provare questo singolare mezzo.