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Il Coronavirus fa "congelare" multe e ricorsi

Fino al 3 aprile sono sospesi i termini di 90 giorni per la notifica delle multe. Per le “buste verdi” già notificate vengono “congelati” i termini di pagamento senza mora e di presentazione dei ricorsi al giudice di pace. Aumentano i giorni disponibile per pagare con lo sconto

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Dopo la proroga delle scadenze della revisione e della patente, il Coronavirus va a toccare un altro “aspetto burocratico” della nostra passione, le multe. Vero che in questi giorni è proibito uscire di casa se non per gli spostamenti necessari, ma è altrettanto vero che il Codice della Strada è ancora in vigore per chi è obbligato a muoversi.

Con una circolare, il Ministero dell’Interno ha disposto che dal 10 marzo al 3 aprile 2020 sono automaticamente sospesi i termini di 90 giorni per la notificazione delle multe (ovviamente, per i verbali non ancora notificati). Ciò significa che se in questi giorni bruciate un semaforo o correte sopra ai limiti prenderete sì la multa, ma l’infrazione potrebbe venirvi comunicata più tardi dei canonici tre mesi.

Per le infrazioni già notificate, o che saranno notificate durante questo periodo, vengono invece congelati i termini di pagamento delle sanzioni senza mora (60 giorni dalla notifica) e di presentazione dei ricorsi al giudice di pace (30 giorni dalla notifica). Salvo ulteriore diversa indicazione, dunque, tutte le scadenze interrotte riprenderanno a partire dal 4 aprile, quando inizieranno a decorrere i due mesi di tempo per pagare la multa con la mora.

Inoltre, fino al 31 maggio 2020 sale da 5 a 30 giorni il termine, a partire dalla notifica, entro il quale è possibile pagare alcune multe con lo sconto del 30%.

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