Due al prezzo di una
HUSBY 2008 BIS Husaberg ripropone
per il 2008 l’enduro FE450E 4T. Lo fa con diversi aggiornamenti che la
rendono più agile e più maneggevole oltre, a ridurre i difetti riscontrati
dai tester nell’anno precedente. La taratura delle sospensioni è stata
rivista ed il “mono”, in precedenza poco efficace nel copiare le
asperità
del terreno, ora, grazie anche ad un nuovo sistema di leveraggi, si riesce
a schiacciare meglio e permette di sfruttare a pieno le buone doti ciclistiche
della moto. Un’altra modifica importante riguarda le sovrastrutture. Il
serbatoio si è snellito, passando da una capacità di 10,5 l alla nuova
misura di 7,5 l. Ne conseguono un ingombro trasversale ridotto fra le ginocchia
ed una maggiore guidabilità, dovuta alla nuova posizione in sella. Il pilota
riesce a stringere di più le gambe e può azionare il freno posteriore con
maggiore facilità. Si potrebbe quasi dire che, con le nuove impostazioni,
questa endurona si avvia sulla strada di una cross. Nel complesso risulta
meno faticosa. Abbiamo provato la 450 anche nella versione col kit che
la riduce a 380 cc. Il kit include camicia del cilindro, pistone, guarnizioni
per il montaggio e getti per il setting dedicato. Il tutto costa 720 euro
iva inclusa, a cui va eventualmente aggiunta la mano del meccanico. Il
prezzo della FE450E RR (pacchetto racing) è di 8.400 euro.
La prova completa su Motociclismo Fuoristrada di novembre
Come va la FE450E
COME VA LA FE450E
PER L’AGONISTA La versione 2008 è più facile da tenere di
traverso
in accelerazione: grazie alla nuova taratura della sospensione posteriore
non c’è più il “mono” che pompa (cioè che si comprime e si
estende di
continuo), variando l’assetto durante la derapata. Il controllo del pilota
è migliore. Un ulteriore vantaggio è dato dalla nuova messa a punto del
motore che fornisce un’erogazione più lineare rispetto a quella
dell’anno
precedente. Ha una bella coppia e cresce in maniera regolare. Agli alti
regimi non è da riferimento, ma con una enduro 450 4T è difficile tenere
tutto aperto, perciò è un punto della curva poco sfruttato.
PER L’AMATORE Il motore è corposo e sviluppa una buona forza ai
medi
regimi. Non occorre abituarsi all’erogazione: sia nella guida veloce,
sia quando si va a passeggio è sempre godibile. Esattamente quello che
ci si aspetta dal propulsore di una moto per l’enduro
“nostrano”.
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Come va con il Kit 380
COME VA COL KIT 380
PER L’AGONISTA: TIENI APERTO Lo scopo di ridurre la cilindrata
quando
si gareggia in una classe superiore, la 450, rispetto al motore che si
ottiene, un 380, è semplicemente poterlo sfruttare per lungo tempo agli
alti regimi. Infatti, è molto difficile anche per un professionista riuscire
a tenere aperto tutto il gas della 450 per lungo tempo, perché è una condizione
molto impegnativa psicologicamente e fisicamente. Di solito anche i piloti
dalla carriera più lunga preferiscono cercare la massima linearità, a discapito
dei cavalli, per mettere meno in crisi la ciclistica e loro stessi. Ai
bassi la differenza con la 450 non è molta e la coppia utile è simile.
Salendo di giri, invece, specialmente dai medi a crescere, la differenza
si sente. Più facile da tenere accelerata, permette una guida più aggressiva.
Meno sensibile all’errore del pilota, non strappa ed appare più leggera
nella guida. In sostanza stanca meno chi ama tenere aperto il gas. Penalizza
solo parzialmente chi ama togliersi dai guai con la maggior schiena in
erogazione della 450, che tiene il motore sempre pronto.
PER L’AMATORE: TI DIVERTI NON FATICHI Il 450 è un motore
potente
ed impegnativo da portare al limite, ma il problema viene sui terreni viscidi
(dove si perde trazione facilmente) e in discesa dove, per farla scorrere,
bisogna dare quel minimo di gas necessario per non tenerla puntata sulla
ruota anteriore. Riducendo la cubatura, non è che vada meno e basta, va
meglio! Mantiene un sottocoppia con cavalli, apparentemente, simili alla
serie, ma più sfruttabili. La cilindrata inferiore fa sì che, in accelerazione,
si acquisti velocità con più progressione e sia più facile curvare.
L’erogazione
cambia e gli avambracci si induriscono meno che con il 450 di serie: questa
è la cosa che più conta.
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