Horex, storico marchio tedesco attivo tra la metà degli anni Venti del secolo scorso e il 1960, torna a vivere. Lo fa presentando una motocicletta tutta nuova al Salone di Colonia. Il modello vanta soluzioni meccaniche inconsuete, abbinate ad una ciclistica ricercata e ad un design sobrio.
L’attenzione verte principalmente sul motore, un sei cilindri a V molto stretta (15°) di ben 1.200 cc. Montato trasversalmente, è largo poco più di un tradizionale quattro cilindri in linea di pari cubatura. La particolare disposizione dei cilindri, infatti, ha permesso di contenere al massimo gli ingombri laterali e longitudinali. L’alimentazione è affidata ad un sistema di iniezione elettronica, ma a monte un compressore meccanico pompa aria ad alta pressione nell’air-box. La distribuzione è a tre valvole per cilindro, comandate da tre alberi a camme, posti tra le due bancate. Molto compatto l’impianto di scarico, con tre silenziatori posizionati sul lato destro della moto. Il cambio è a sei rapporti, mentre la trasmissione finale è a cinghia. Per il motore vengono dichiarati dati di potenza e coppia elevatissimi 149 kW (203 CV) a 9.600 giri e 154 Nm (15,7 kgm) a 7.200 giri.
A livello ciclistico, la nuova Horex propone un telaio con struttura mista in acciaio e alluminio, abbinata a sospensioni completamente regolabili. L’impianto frenante (anteriore con pinze ad attacco radiale) è arricchito dall’ABS.
Le sovrastrutture esprimono un design curato ma sobrio, in linea con la tradizione del Marchio. Grande attenzione è stata dedicata dai progettisti all’ergonomia e al comfort per pilota e passeggero.
La nuova Horex - che per ora non ha ancora un nome - è quindi, almeno nelle intenzioni, una roadster capace di grandi prestazioni, ma anche facile e godibile da guidare.
Quello che abbiamo visto è - per ora - solamente un prototipo: la produzione dovrebbe prendere il via nell’autunno del 2011.
Ne abbiamo parlato con maggiori dettagli, immagini ed interviste, sul numero di Motociclismo di luglio.