La crossover giapponese è sempre stata apprezzata per la sua fruibilità e facilità di guida. Il cuore a 4 cilindri a V con distribuzione variabile V-TEC, poi, rappresenta una chicca tecnica non banale. Ecco perché un esemplare usato può rivelarsi un acquisto interessante, se si è alla ricerca di una compagna di viaggio affidabile e comoda. Vista per la prima volta nel 2011, la Crossrunner è oggetto di un profondo restyling quattro anni dopo. In questa guida prendiamo in esame la seconda e più recente serie, ma le osservazioni che andiamo a fare sono applicabili anche alla prima. Pur condividendo la medesima base, la model year 2015 è tuttavia preferibile per le novità introdotte. Tra queste, la presenza del controllo di trazione, settabile su due livelli oppure escludibile: un aiuto alla sicurezza attiva ormai imprescindibile. Cambia anche l’ergonomia: la sella, se prima era in pezzo unico e alta 816 mm da terra, nel 2015 viene sdoppiata e la porzione del passeggero è regolabile in altezza: 815 o 835 mm, così da dare maggiore spazio anche ai piloti di statura più elevata. Ulteriore modifica, a favore del comfort e del controllo, è il manubrio, che ora è posizionato più alto e vicino, mentre le pedane sono più avanzate e distanziate dal piano di seduta. Anche le sospensioni cambiano, accrescendo la corsa disponibile. Benché la Crossrunner non punti a sterrati e strade bianche, assorbono meglio le asperità degli asfalti più martoriati. Se sono a punto, però. Uno dei controlli da fare quando si acquista un esemplare usato, è proprio la salute di forcella e ammortizzatore, che non devono presentare perdite di olio o guarnizioni rovinate. Il posteriore specialmente, se sono tanti i chilometri macinati dal precedente proprietario, potrebbe essere “scoppiato”, o semplicemente aver perso le sue proprietà idrauliche, rendendolo inefficace, soprattutto nella guida in coppia e a pieno carico. Una revisione, in questo caso, è d’obbligo. La classica e immancabile verifica dello stato d’usura di dischi e pastiglie freno (da fare su qualunque moto usata!) si perfeziona, in questo caso, con il controllo della presenza di pastiglie di serie. La politica Honda di riduzione dei prezzi dei ricambi originali dovrebbe incoraggiare a scegliere questi al posto di materiali di consumo aftermarket che, benché più economici, potrebbero non fornire le medesime prestazioni.