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Honda CBR750RR, ritorno al futuro

Mixa parti di altre moto dell'attuale gamma CBR a soluzioni inedite. Mai nata alla fine degli anni ’80, la Honda CBR750RR viene alla luce ora grazie all’opera di un designer indonesiano

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Mentre le voci sull’arrivo di una nuova Honda CBR600RR si fanno sempre più insistenti, c’è qualcuno che lavora con la fantasia e immagina addirittura la nascita di un’inedita CBR7500RR. Quella che vedete qui sopra, infatti, non sono immagini ufficiali Honda, ma il rendering realizzato dal designer indonesiano Deh Hasi.

Ma facciamo un passo indietro. A dire il vero nella storia di Honda c’è stata una CBR750RR. Alla fine degli anni ’80 la settemmezzo stradale di Honda è la VFR750, ed è affiancata in gamma dell’esclusiva RC30, una race replica destinata a pochi clienti. Nel 1998 Tadao Baba, al dipartimento di ricerca e sviluppo di Honda, ha il ruolo di dirigere il nuovo progetto “Sport Bike” della Casa. Così Baba inizia il suo nuovo compito seguendo la filosofia del “Controllo Totale”, ovvero moto divertenti da guidare e facili da controllare. La sua prima moto nasce in tempi relativamente brevi, sfruttando del materiale lasciato in eredità dal suo predecessore, e viene battezzata CBR750RR. I manager Honda, però, ne bloccano sviluppo e produzione in quanto con una cilindrata di 750 cc la nuova RR va a cozzare con la VFR750 e la RC30. A Baba viene pure sconsigliato di arrivare ai 1.000 cc in quanto toglierebbe lustro alla ‘sportiva’ CBR1000.

Tadao non se la prende e con il suo nuovo progetto si piazza a “metà strada”: nel 1992 inizia la produzione della CBR900RR FireBlade, che in poco tempo diventa una pietra miliare del motociclismo.

Ma torniamo ora ai giorni nostri...

1/11 Honda CBR900RR Fireblade my 2000

La CBR750RR di Deh Hasi è realizzata mixando parti di moto della gamma CBR a soluzioni inedite. Il design delle carene è molto simile a quello della CBR1000RR-R, caratterizzato da linee tese e spigolose. Anche il telaio, il telaietto posteriore e i cerchi sono simili a quelli della supersportiva; mentre il forcellone sembra inedito. Si tratta di un braccio oscillante, curvo nella parte superiore, collegato al monoammortizzatore senza alcun leveraaggio. La vista frontale, invece, prende ispirazione dalla piccola CBR250RR.

Per quanto riguarda il motore, sotto alle carene il designer immagina un 4 cilindri in linea DOHC raffreddato ad acqua con una capacità di 750 cc. Restando in casa Honda un propulsore simile potrebbe nascere sulla base del 4 cilindri di 649 cc della CBR650R, oppure… sfruttando il blocco motore della nuova CBR600RR.

Vi piacerebbe una sportiva Honda di 750 cc?

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Honda CBR750RR by Deh Hasi

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