Restano però delle aziende orientali che non hanno perso il vizio di “sbirciare il foglio del vicino di banco”, il classico studente che in materia di design e tecnica è fra i primi della classe. Non è certo una novità quella di prendere un modello di moto, smontarlo, studiarlo, e realizzare un vero e proprio clone. In questi anni vi abbiamo riportato svariate situazioni: dalla Ducati Streetfighter da 44 CV alla Yamax Z400, la copia spudorata della Z1000, la Moto S450RR, il clone cinese della BMW S 1000 RR, alla Coco Pony 150F, una Baby Ducati Scrambler con ruote da 14” e ultima ma non per importanza la Cangyun XS 500, la copia della Honda CMX 500 Rebel.
Tocca ancora una volta ad Honda subire gli ennesimi “gemelli made in Cina”, con le Jiajue CN 800 Zhen e Jiajue CNR 800 Rui, le rispettive copie delle CB 650 R e CBR 650 R equipaggiate però con un motore quattro cilindri in linea da 796 cc in grado di erogare 117 CV e 93 Nm di coppia.
Nonostante il produttore Wuyi Weisenke Power Technology affermi di aver realizzato questa unità internamente, osservando i carter, la disposizione delle unità e le forme esterne ci si rende subito conto che coincidono con quelle del motore Honda, anch’esso quattro in linea ma con una cilindrata di 649 cc.
Ovviamente le linee dei due modelli Jiajue sono state disegnate sulla falsariga delle Honda, con la carenatura pressochè identica della sportiva e il faro tondo con fianchetti, serbatoio e collettore 4 in 1 dello scarico per la Naked. Simili anche per quanto riguarda la dotazione tecnica, con forcelle Kayaba a steli rovesciati, pinze freno Nissin sorvegliate da ABS bicanale e luci full-Led.
Del clone della CB650R vi avevamo parlato questa estate: esiste infatti un secondo modello, la Viselike, che condivide il medesimo propulsore e parte della ciclistica con la Jiajue CN 800 Zhen.