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Harley-Davidson, in arrivo una piccola Sportster?

Dagli Stati Uniti trapelano i documenti e i disegni relativi a una possibile nuova Harley-Davidson di piccola cilindrata. Le forme che si vedono richiamano fortemente lo stile "883", ma la tecnica e la meccanica dovrebbero essere di QJ Motorcycle, l'azienda cinese proprietaria del marchio Benelli

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Qualche anno fa giravano voci su possibili interessamenti da parte di Harley-Davidson verso fasce di mercato inedite rispetto a quello che da sempre è il core business della Casa americana. perché di sole maxi cruiser non si può più vivere.

Giustamente, negli ultimi anni sono stati messi in piedi parecchi progetti, alcuni dei quali hanno poi preso forma nelle recenti sorprese come sono la PanAmerica (qui in comparativa con le dirette concorrenti), la Sporster S e ancor di più l’elettrica LiveWire.

Tanti di questi progetti, però, non hanno mai visto la luce, anche se ora uno di essi torna a far parlare di sé: si tratta di una piccola power-cruiser che potrebbe essere la futura “300” targata Harley-Davidson di cui giravano voci già nel 2019. Per la precisione, la “voce” in questione riguarderebbe una moto prodotta da QianJiang Motorcycle, società cinese proprietaria del marchio Benelli, con cui la Casa di Milwaukee ha negli ultimi tempi stretto rapporti di collaborazione proprio per la realizzazione di una moto di piccola cilindrata.

Dai documenti depositati presso il Ministero dei Trasporti Statunitense da parte di QJ riguardanti una entry level di 350 cc, infatti, si nota la presenza di alcuni codici che riportano direttamente ad Harley-Davidson. Gli “schizzi” depositati poi, parlano da soli, perché non si può negare che le forme della moto portano alla mente proprio quella che potrebbe essere una evoluzione dello stile 883: il serbatoio a nocciolina e il codone carenato (che ricorda quello della 1200 XR) sono chiari richiami al mondo Sportster pensionato con l’arrivo della Euro5.

I documenti depositati, poi, dicono altro: il motore Euro5 posizionato tra i tubi del telaio a traliccio presente nei disegni, dovrebbe essere un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido, un vero schiaffo alla tradizione che di certo troverà l’opposizione degli harleisti di vecchia data, ma che potrebbe portare in casa nuova linfa vitale, oltre al sicuro contenimento dei costi dato dall’utilizzo di piattaforme tecnico-meccaniche già collaudate. Un argomento non da poco, visto che per vivere in un mondo globalizzato bisogna per forza di cose rinunciare a qualcosa, come ad esempio il carattere dato da un tipo di motore invece di un altro.

Concludendo il discorso sul motore, il twin parallelo dovrebbe avere una cilindrata di 353 cc ed erogare 37 CV, in linea con i dati dichiarati per il bicilindrico “300”, che in Italia animava la Benelli BN 302R. Sempre da questa, poi, sembra derivare lo schema adottato per il telaio, a traliccio con il monoammortizzatore che lo collega direttamente al forcellone, anche questo con disegno asimmetrico. Perché se è vero che un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre sono una prova, lo zampino di QJ, per quel che riguarda tutto ciò che sta sotto la carrozzeria, è parecchio evidente.

Per quanto riguarda la produzione non si sa ancora nulla, mentre della moto girano indiscrezioni sul nome: dovrebbe chiamarsi “338R”.

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