Continua la guerra dei dazi doganali tre l'Unione Europea e l’America. L’UE ha revocato una licenza ad Harley-Davidson che consentiva alla Casa di importare in Europa determinati modelli di moto non fabbricati negli Stati Uniti al tasso del 6% senza ulteriori commissioni. Con l'introduzione nel 2018 dei dazi al 25%, Harley era stata in grado di mantenere la tassazione per alcuni modelli, e sui prodotti di origine non statunitense, al 6% utilizzando le Binding Origin Information (BOI). In pratica la Casa “aggirava” legalmente i dazi UE assemblando le moto e producendo ricambi e accessori al di fuori dagli USA e sfruttando la minor tassazione per i prodotti in arrivo in Europa da altri paesi fuori dagli Stati Uniti. Questo “giochetto” sembrerebbe però destinato a concludersi. Se la decisione dell’UE rimarrà legalmente valida (HD ha già dichiarato che farà ricorso), l'Europa imporrà un dazio all'importazione del 56% su tutti i prodotti Harley-Davidson a partire da giugno 2021, indipendentemente dall’origine del prodotto.
Queste le parole in merito di Jochen Zeitz, CEO e presidente di Harley-Davidson: “Questa è una situazione senza precedenti e sottolinea i danni reali di una guerra commerciale intentata contro i nostri azionisti su entrambe le sponde dell’Atlantico. L'imposizione di una tariffa di importazione su tutte le moto Harley-Davidson va contro ogni nozione di libero scambio e se ulteriormente implementate, tali tariffe rappresenteranno un enorme svantaggio competitivo contro i nostri prodotti, a tutto vantaggio di quelli dei nostri concorrenti europei”.
Come detto, la nuova tassazione non entrerà in vigore fino al prossimo primo giugno. Nel frattempo Harley-Davidson ha già dichiarato che farà ricorso contro la decisione dell’UE.
