Ogni anno i motociclisti aspettano con apprensione la scadenza della polizza assicurativa. L’aumento è una certezza, il dubbio riguarda solo l’entità. L’indennizzo diretto forse non funziona come dovrebbe, o forse necessita di qualche correttivo.
Metodo errato
Ogni anno i motociclisti aspettano con
apprensione la scadenza della polizza assicurativa. L’aumento è una
certezza,
il dubbio riguarda solo l’entità. L’indennizzo diretto forse non
funziona
come dovrebbe, o forse necessita di qualche correttivo. Cosa ne pensa
dottor Guidi?
“La novità introdotta con il rimborso
diretto delle Compagnie nei confronti dei propri assicurati doveva diminuire
i costi, ma sembra andare in senso opposto. Anche l’ANCMA è
d’accordo
sulla necessità di modifica del punto nella norma recente, in modo da
discriminare
tra il forfait previsto per le auto e quello necessario per le due ruote.
Nel caso delle auto si tratta infatti di rimborsare danni prevalentemente
materiali, mentre nel caso delle due ruote pesano soprattutto i danni fisici
che hanno costi e dinamiche differenti. Manca una valutazione economica
omogenea delle lesioni, le cui valutazioni dipendono dal diverso giudizio
dei magistrati e presentano differenze macroscopiche”.
Costi esagerati
Le Compagnie non hanno nulla da rimproverarsi?
“Su questi temi serve una corretta dialettica
tra le parti, ANCMA ed ANIA, per evitare ripercussioni negative sui rispettivi
mercati. Oggi, tuttavia, si assiste a un aumento delle tariffe delle due
ruote, in particolare nelle città del centro sud e per gli utenti più giovani,
che non si riesce a spiegare”. Aumenti ingiustificati? “Direi di sì.
Aumenti a due cifre, non solo nelle province del sud ad alto rischio, ma
anche a Genova, Firenze, Milano e Torino, con indici che superano di 4-5
volte il tasso di inflazione. Sembra che alcune Compagnie scelgano la strada
della speculazione e delle tariffe spropositate per allontanare volutamente
i potenziali clienti delle due ruote; eppure stiamo parlando di una copertura
obbligatoria. Per questo motivo non ci rassicurano le previsioni del presidente
dell’ISVAP secondo il quale nel prossimo futuro ci saranno le condizioni
per una riduzione fino al 5% delle tariffe, come è stato riportato su La
Repubblica del 7 marzo scorso”.
Ripercussioni sul mercato
Se le assicurazioni rincarano, il mercato
delle due ruote è destinato a risentirne?
“Il mercato delle due ruote a motore è
fortemente influenzato dai costi di gestione dei mezzi e la RC rappresenta
senza ombra di dubbio la voce più rilevante, spesso superiore a quella
necessaria per il carburante; soprattutto se si considerano i veicoli più
utilitari”.
Difesa del consumatore
Come possono difendersi gli utenti?
Oggi gli utenti possono cercare di limitare
i danni solo confrontando le diverse polizze offerte dalle Compagnie e
cercando di negoziare uno sconto con i propri agenti, ma sicuramente non
basta. Il meccanismo del bonus malus, ineccepibile sulla carta, non risparmia
neppure i motociclisti virtuosi che non riescono a comprendere la richiesta
di aumenti, nonostante non abbiano provocato alcun incidente”.
Che cosa può fare l’ANCMA? “Nel
breve termine l’ANCMA richiede la modifica del rimborso diretto con un
forfait dedicato alle due ruote, per non penalizzare ulteriormente il settore
e auspica un controllo più stringente da parte dell’ISVAP nei confronti
di comportamenti anomali e oggettivamente speculativi”.
Possibile accordo
Si può trovare un accordo con l’ANIA?
“L’ANCMA e l’ANIA si sono spesso confrontate per cercare il
modo di
correggere i meccanismi che provocano l’aumento dei costi e
dell’incidentalità
delle due ruote, che si traducono immediatamente in un aumento delle tariffe.
Abbiamo condiviso la lotta alle truffe e ai furti e la registrazione dei
nuovi ciclomotori, introdotta nel 2006, serve proprio ad assicurare la
tracciabilità del comportamento degli utenti. Uno sforzo nella direzione
di aumentare la sicurezza stradale ci ha visto alleati nello sviluppo del
patentino nelle scuole e oggi nell’auspicata introduzione della prova
pratica, speriamo quindi di riuscire a trovare un’intesa anche su questo
spinoso problema”.
Sollecito Audiconsum
in questi anni: patente a punti, patentino
per i ciclomotori, danno biologico e, in ultimo, risarcimento diretto.
Ma le Compagnie non ci stanno e per bocca dell’ANIA rinviano a maggio
una risposta. La spiegazione, come al solito, si perde in un mare di cifre
dove soltanto i tecnici riescono a orientarsi. Secondo i dati ISTAT la
RC ha continuato ad aumentare anche nel corso del 2007 (+ 1,5 %), mentre
dal canto suo l’ANIA sostiene una diminuzione del prezzo medio del 2,1%.
In questa forbice di 3,6 punti si gioca il braccio di ferro tra utenti
e assicuratori. Vogliamo scommettere su chi vincerà...?
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