Honda arriva alla CB650F nel 2014 continuando a evolvere, principalmente in chiave turistica, un modello glorioso e di grandissimo successo commerciale qual è stato la Hornet (anche se la CB650F è un modello “entry level”, mentre la Hornet no, soprattutto nelle ultime versioni). La base motoristica è quindi collaudatissima ed è ai vertici di categoria per prestazioni, con gli oltre 87 CV all’albero rilevati dal Centro Prove di Motociclismo.
Anche la ciclistica non è da meno. Il telaio viene irrigidito rispetto al precedente modello e le sovrastrutture un po’ più voluminose contribuiscono al comfort del pilota, che può lamentarsi solo per qualche vibrazione di troppo nella zona di raccordo tra sella e serbatoio.
Il piccolo guscio che avvolge il faro anteriore e la strumentazione toglie una porzione d’aria dal busto del pilota, sempre nei limiti fisiologici di una naked, e lo spazio a disposizione a bordo è abbondante ed ergonomicamente ben congegnato.
Tutto questo non si paga con un’altezza della sella eccessiva; siamo a 842 mm, valore che permette anche a chi non è di gamba lunga di toccare per terra abbastanza agevolmente. Ci troviamo di fronte dunque a una moto per tutti, dalla guida estremamente facile e intuitiva anche per un principiante, esteticamente piacevole, adatta sia all’uso cittadino quotidiano sia al turismo a breve e medio raggio.
Lo scotto da pagare per tutto questo è una certa mancanza di personalità e di gusto nella guida sportiva. Quando si mette alla frusta il potente 4 cilindri tra le curve di una bella strada si vorrebbero sospensioni più sostenute e controllate e un pizzico di maneggevolezza in più negli ingressi di curva. Intendiamoci, non stiamo parlando di difetti veri e propri, ma di caratteristiche che è bene conoscere prima di operare una scelta che, fatta invece a ragion veduta, può essere di grande soddisfazione. Nel periodo in cui è rimasta in listino la CB650F non ha subìto modifiche sostanziali: 4 CV in più dichiarati per il m.y. 2017-19 (il precedente era 2014- 17), grafiche e colorazioni, ma nulla di sostanziale.
Come per tutte le Honda la qualità dei materiali e delle lavorazioni è tale da non presentare scadimenti nemmeno negli esemplari meno recenti e la scelta può orientarsi su altri criteri invece che sull’anno di produzione. Non sono segnalati difetti congeniti; all’epoca della nostra prova nel percorrere una strada estremamente accidentata si produsse un danno ai cerchi che destò qualche perplessità. Le officine delle concessionarie da noi recentemente interpellate ci hanno assicurato di non aver mai avuto a che fare con problemi simili in questi anni. Evidentemente all’epoca non fummo troppo fortunati…
I controlli da fare esaminando un esemplare usato sono quindi quelli di routine. Bisogna accertarsi che la moto non abbia subito urti importanti esaminando con cura la zona del telaio in prossimità del cannotto di sterzo, che nella marcia rettilinea non “tiri” verso destra o sinistra, che l’usura dei dischi freno e della trasmissione finale siano compatibili con il chilometraggio dichiarato.
L’esame di questi ultimi due particolari può anche darci un’idea del tipo di guida del precedente proprietario. Esemplari con dischi che presentano percettibili segni di usura prima dei 30.000 km (lo stesso vale per la trasmissione finale) sono stati usati sicuramente in maniera più sportiva di mezzi che anche con percorrenze superiori non manifestano segni di usura in questi reparti. Considerando che il motore è davvero robusto e sopporta senza sforzi percorrenze molto elevate, non è da scartare l’idea di visionare anche moto con qualche chilometro in più, che ben usate e ben mantenute (ma nessun motore è robusto a sufficienza da poter girare senza olio…), e dotate del libretto dei tagliandi debitamente compilato, potrebbero rivelarsi una buona opzione d’acquisto per l’allergia del mercato italiano - al contrario di quello tedesco e francese - alle moto “chilometrate”. Le quotazioni variano dai 3.500 euro ai 5.000 euro, con punte al rialzo per esemplari davvero perfetti e acquistati da commercianti tenuti a fornire una garanzia.