Cronaca
Misano Adriatico (RIMINI) 31 agosto 2008 - STOCCATA Sembra di vedere
un film già visto, nei cinema di Laguna Seca e Brno, ma il cui finale nella
sala di Misano si è fatto più drammatico: Valentino Rossi incute timore
a Stoner, gli fa pressione e lo mette fuori dai giochi dopo soli sette
giri. Sul tracciato dell’ex Santa Monica lo spettacolo dura poco perché
Stoner parte benissimo, è in testa, ma il Dottore, dopo essersi liberato
di Pedrosa (un ostacolo per colpa del quale Rossi perde 3”) comincia a
guadagnare un decimo al giro e si avvicina all’australiano, che sentendolo
arrivare da dietro perde la concentrazione, scivola e cade, buttando via
la gara. In tempo di presenze olimpiche ai box della Yamaha (Vezzali oro
a Pechino e Granbassi, bronzo) è arrivata la stoccata di Valentino Rossi
al suo avversario prediletto, Casy Stoner, sulla pedana di Misano adriatico:
75 punti di vantaggio nella corsa per il titolo iridato. Punti che pesano
come un colpo ben assestato allo sfidante, quando il tempo sta per finire.
Ora rossi è a quota 262 e precede Stoner fermo a 187. Un finale che ha
lasciato il sorriso stampato sui volti degli spettatori: i tecnici del
team Yamaha ed in particolare il team manager di Rossi, Davide Brivio (non
può fare a mano di esultare quando vede Stoner inseguire la moto diretta
a bordo pista, sdraiato e appeso ai semimanubri).
COME AGO L’ago della bilancia segna l’equilibrio:
Valentino Rossi
eguaglia Giacomo Agostini nella carriera con 68 vittorie. Agostini tiene
il broncio per un po’, tanto che Rossi ci ride sopra dicendo: “Mi ha
dato il permesso per raggiungerlo”. Poi il campione del passato sorride:
“Valentino è un grande pilota. I numeri non fanno grande differenza: una
vittoria in più o una in meno non pesano certo su un talento”. Parlando,
però, Agostini sembrava quasi intimorito che qualcuno possa strappargli
di mano lo scettro della Classe regina.
DISCOLPA Cerca di mitigare la delusione della Ducati Livio Suppo,
direttore
tecnico del progetto MotoGP per Borgo Panigale, dicendo: “Del resto è
Casey che ha corso con lo scafoide rotto”. Ma l’errore è lì: brutale
ed evidente. Tanto che poi Claudio Domenicali, a.d. di Ducati Corse e Filippo
Preziosi, capo progettista della Desmosedici, concordano nel dire: “Aveva
il margine per gestire bene la gara, ma ha sbagliato”.
SPORTIVO Con grande stile Valentino Rossi commenta la sua gara e
l’errore
del pilota Ducati: “Ero partito bene, ma avevo davanti Pedrosa che mi
ha fatto perdere quasi tre secondi. Perciò appena sono riuscito a passarlo
ho aperto il gas per raggiungere Stoner. Avevo un buon passo e la moto
andava bene. Che dire: ora ho settantacinque punti di vantaggio in campionato.
Quest’anno stiamo andando forte e non abbiamo mai mollato, anche quando
eravamo in difficoltà. Ho dovuto cercare il miglior Valentino e sono contento
di averlo trovato. Se siamo a posto in configurazione gara non siamo tanto
più lenti della Ducati. Con un’imbarcata come quella che ho fatto oggi,
con la moto dell’anno scorso sarei di sicuro caduto. Devo dire che la
curva dove è caduto Stoner era molto scivolosa e anch’io lì ho
rischiato”.
Prima che Stoner uscisse di scena Rossi e l’australiano avevano un gran
passo. Giravano fra gli 1’34”9 e l’1’35 basso, ma come
dice il campione
di Tavullia: “Anche se Casey non fosse caduto ad un certo punto avremmo
dovuto rallentare, per salvare gomme e motore”.
RIPRESA La seconda posizione di Jorge Lorenzo ha esaltato i box della
Casa dei tre diapason. Lo spagnolo sembra essersi ritrovato e aver imparato
qualcosa sui propri limiti: “Dopo quattro mesi questo è un grande
risultato.
Ho visto Valentino davanti e ho aumentato il ritmo, ma sono arrivato al
limite e più di quello non si poteva. Ho dato tutto, oltre sarebbe stato
rischioso”.
ASCESA È sempre più soddisfatto Toni Elias (Ducati
“clienti”)
che guadagna il terzo gradino del podio, secondo risualtato stagionale
dopo quello di Brno. Il risultato sarebbe anche conseguenza del suo stato
d’animo: il rapporto con il team Alice sembra vicino al termine e lo
spagnolo
ha bisogno di vendersi bene. I due podi sono una buona vetrina. Anche Daniel
Pedrosa (Honda HRC) si sta riprendendo: è quarto.