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Un’endurata fra vecchietti della moto a dibattere di giovani senza moto

Le più alte cariche istituzionali e industriali del mondo delle due ruote e il nostro direttore si sono trovati in Sicilia per una tavola rotonda a dir poco informale , da cui è emerso che…

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Il primo weekend di febbraio, sulle pendici dell’Etna, spettacolare con la sciarpa di neve, ho preso parte a una tavola rotonda e tassellata come un treno di Metzeler Six Days Extreme. Parliamo della gomma sviluppata dal Centro Sperimentazione Pirelli di Giarre diretto dal padrone di casa Salvo Pennisi. Uno che quando ti convoca in Sicilia per andare in moto è come una chiamata alle armi: non puoi dirgli di no. È proprio Salvo The Preacher il procacciatore delle enduro che ci aspettano, gommate e targate di tutto punto, per questa scorribanda ad alto tasso di arancini e mulattiere. Con noi ci sono le più alte cariche istituzionali del mondo della moto. The Boss Paolo Magri, Presidente di Confindustria Ancma e amministratore delegato di Eicma, dichiara nei fatti una certa allergia all’elettrico saltando in sella a una Husqvarna TE 300 2T sfumacchiante come l’Etna.

Più politically correct la scelta della KTM 350 EXC-F fatta dal Presidente FMI e Vicepresidente FIM Giovanni Copioli, ribattezzato con un grande slancio collettivo di fantasia The President. Alla prima pietraia capiamo che Pennisi e i suoi picciotti ci hanno tirato in un’imboscata. L’immediato tentativo di fuga del clan autoctono viene stroncato sul nascere da Paolo Magri, pronto a sfoderare le sue immarcescibili doti da ex pilota ufficiale Enduro. Si arrampica come uno stambecco anche Giovanni Copioli, che per come guida sul veloce non ha bisogno di ricordarci il suo invidiabile curriculum nel Motorally e le sue origini romagnole.

Spunta dal nulla anche la CRF300RX di Carlo Fiorani, The Japanese. Il Racing manager di Honda Europa si è nascosto nelle retrovie, aspettando di tirare la zampata nella Speciale dei Nebrodi. Assisto da Rookie a questa tavola rotonda degenerata in Trofeo Enduro Trinacria, categoria over 60.

Come posso prender paga da costoro, io, unico under 50 in gara, ammesso in deroga al regolamento grazie a una cassa di cannoli? Tengo botta per sei ore di enduro vero cappottandomi solo nella mulattiera finale, in un tentativo stoico di sorpasso nonostante gli avambracci siano grippati da un pezzo. Sopraggiunge e mi raccatta Fabio Muner, direttore marketing e comunicazione FIM. Ha una Beta RR 350 bella ammaccata. Lo ribattezzeremo The Stuntman.

La sera, davanti a una bottiglia di Etna Doc che campeggia fra salumi e formaggi al centro della nostra tavola rotonda, troviamo la giusta atmosfera per intavolare tutti i temi che stanno a cuore all’industria, alle istituzioni e a chi come noi fa comunicazione. A partire dai costi di accesso esorbitanti per scuole guida, patenti e assicurazioni, soprattutto da quando si possono stipulare solo polizze a risarcimento diretto (1° gennaio 2023). C’è poi il tema della sicurezza che spaventa soprattutto i genitori e stimola Ancma, FMI e Motociclismo a battersi affinché il Governo introduca corsi di formazione nelle scuole e un incentivo economico per l’acquisto di abbigliamento tecnico certificato. Inevitabile lamentare le condizioni spesso impietose delle nostre strade. Al nostro tavolo l’industria, ben rappresentata dal leader mondiale delle moto (Honda) e dal leader europeo delle gomme (Pirelli), esalta le grandi opportunità della mobilità green ma, complice il secondo bicchiere di rosso, ne sottolinea senza censure anche le evidenti contraddizioni.

Si chiosa con la scarsa reperibilità e l’aumento dei prezzi della materia prima, cosa che inevitabilmente si riverbera in modo negativo sui prezzi di listino e sulla disponibilità del prodotto. Quanto avrebbe senso un ritorno a casa (reshoring) della nostra industria! Li ascolto, prendo nota. Quanta competenza e quanto impegno a servizio della moto scoppiettano a questo tavolo. E tuttavia rimangono sedie vuote.

Gli scavezzacollo che stamani si ingarellavano sull’Etna come quando avevano vent’anni sono la rappresentazione plastica del problema più grande: mancano i giovani. Abbiamo cinquanta, sessanta, fino a settant’anni e ci brucia dentro una passione per la moto ignota ai ragazzi. Se pensiamo a loro non possiamo limitarci a quella punta di rimpianto che caratterizza il rapporto tra padri e figli quando non passa il testimone. Dobbiamo piuttosto trovare il modo di intercettarli, senza che la loro passione per lo smartphone diventi il nostro alibi. Le 125 che vediamo nelle vetrine sono davvero accattivanti come quelle di una volta? E la narrazione che Motociclismo fa da 110 anni del nostro mondo è davvero sintonizzata sui loro canali? Perché uno spiraglio di luce c’è, se è vero come è vero che FIM e FMI registrano un numero di tesserati under 30 in netta crescita negli ultimi anni. Parafrasando un giornalista molto più famoso del sottoscritto, per portarli a bordo forse basterebbe non trattarli come webeti.

Questo l'editoriale del numero di Motociclismo di marzo, che trovate in edicola in questi giorni. La copertina è dedicata ad una delle principali novità 2023: il ritorno della mitica Honda Transalp. All’interno del numero le prove di Ducati Diavel V4, Kawasaki Ninja 650 e Z650, Suzuki V-Strom 1050DE, la sfida tra l’Harley-Davidson Pan America Special e Zero DSR/X. E ancora, la comparativa antifurti meccanici, la tecnica, il turismo… e molto altro!

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La copertina di Motociclismo di marzo 2023

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