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Gas Gas in difficoltà: sospesa la produzione (ma non chiude)

La crisi, purtroppo, non smette di farsi sentire anche nel campo dei motori. La Casa spagnola (produttrice di moto da enduro e trial) ha dovuto interrompere la produzione delle proprie moto a causa di problemi finanziari e azioni legali. A metà febbraio la situazione potrebbe sbloccarsi

Gas gas in difficoltà: sospesa la produzione (ma non chiude)

È Gas Gas stessa, con le parole del presidente, Yariv Gilat, a far sapere ad appassionati e addetti ai lavori che il periodo è davvero brutto: “Non è un segreto che abbiamo dovuto affrontare serie difficoltà negli ultimi anni. Dobbiamo risanare debiti con le banche e per questo la produzione delle moto è momentaneamente sospesa, così come i pezzi di ricambio e il reparto R&D. Infatti le consegne delle moto o del materiale di ricambio potrebbero prolungarsi di qualche giorno. I partner (fornitori, importatori e rivenditori) si sono dimostrati molto pazienti e ci sostengono. Un ringraziamento va anche ai nostri 500 dipendenti all’attivo, che stanno lavorando davvero tanto per cercare di riemergere nel mercato internazionale”. Questo il sunto del discorso di Gilat.

 

IN ATTESA DI UNA SVOLTA

La stampa spagnola parla di circa 24 milioni di euro di esposizione per un Marchio capace di produrre a regime 9.000 moto all'anno. L’azienda, con i suoi azionisti e alcuni consiglieri, ha lavorato su un piano di ristrutturazione del debito per gli ultimi mesi, che prevede nuovi investimenti da parte dei soci per sostenere la crescita. “Ad oggi – prosegue Yariv Gilat – le banche hanno ritardato la loro risposta e ci hanno costretti ad alcune azioni legali al fine di proteggere l’azienda e velocizzare il processo. Sono sicuro che senza avere una soluzione di lunga durata continueremo a fallire nel nostro piano industriale”.

 

Si riparte a metà febbraio?

Sostanzialmente, quindi, la Casa catalana sta soffrendo per l'accumularsi dei debiti degli anni passati, situazione aggravata dalla mancata risposta da parte dei creditori, che ha costretto ad adire le vie legali. Nel frattempo non hanno sortito effetto misure quali l'abbassamento dei prezzi sul mercato americano ed è diventata attiva l'altra parte del piano di risanamento, che è consistita nell'interruzione della produzione, anche se ad essere toccate dallo stato di sofferenza sono anche le attività di ricerca e sviluppo e marketing. Ci sono stati dei licenziamenti, ma per alcune posizioni ci saranno in realtà delle sostituzioni, con l'inserimento di nuove figure su cui si conta per ripartire L'attività sportiva invece continua, come testimoniano anche i programmi 2015 di Gas Gas Italia nel Trial e la presenza di gas Gas nel mondiale Enduro con Barragan, Basset e Salsench in E3; Manzi in E1 e Ventura in EJ.

 

Pare che verso metà febbraio, secondo l'importatore americano, Dale Malasek, la situazione possa cominciare a smuoversi. Perché una cosa è certa: Gas Gas non chiude. Anzi, è in arrivo un nuovo finanziatore e il governo catalano "darà una mano".

 

 

 

 

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