L’allarme è stato lanciato da diversi CER (Comitato Escursionisti su Ruote) regionali: il 16 dicembre 2021, scadono i 15 giorni di quello che in gergo si chiama “vacatio legis”, cioè il periodo in cui un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale diventa legge. E se nulla cambierà, per il mondo del fuoristrada si tratterebbe di una brutta quanto inattesa notizia. Forse la peggiore possibile.
In data 1 dicembre 2021, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta un decreto a firma del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, del Ministro della Cultura Dario Franceschini e dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che definisce i criteri minimi nazionali di regolamentazione delle risorse forestali e silvio-pastorali. La viabilità in fuoristrada, ne è indiretta conseguenza (qui trovate il testo completo del decreto).
Semplificando, il risultato di un decreto estremamente articolato nella sua stesura porta come conseguenza quella di non considerare più le vie forestali soggette al codice della strada; oltre a questo, vengono richiamati numerosi articoli e commi del decreto legislativo n° 34 del 3 aprile 2018, in cui si specifica che la viabilità forestale è “inibita al traffico ordinario”. Non un attacco diretto alle moto, quindi, ma che porta le medesime conseguenze, all’atto pratico.
Svista? Furbata? Non è chiaro. Quello che è purtroppo certo è che non si possono più mettere le ruote in fuoristrada. Un paradosso che, stando alle carte, coinvolge anche il mondo delle bici, 4x4, quad, ecc. La viabilità fuoristrada è concessa solo per un certo tipo di attività (manutenzione, ripristino, controllo) e unicamente ad autocarri, autotreni, trattori, rimorchi, macchine operatrici. Mentre viene eliminata in maniera totale l’attività ludica.
