A sud di Grenoble,
seguendo il fiume
Isère, ci sono due fra le più belle regioni di Francia. Spettacolari
stradine tagliate nelle falesie incassate nel fondo delle gole, scrigno
di natura, storia e tradizioni. Uno stupendo itinerario prealpino.
Per i francesi, il Vercors è una regione
simbolo della resistenza della Seconda guerra mondiale, soprattutto
nell’estate del ‘44.
Poco espansivi, montanari abituati a un
clima e a una natura a volte ostili, gli abitanti del Vercors
sono
rimasti rinchiusi nei valori e nelle tradizioni che reggono la loro
comunità.
Dichiarato Parco Naturale Regionale nel
1970, il Vercors offre un paesaggio dove grotte e gole profonde
coesistono
insieme a vasti altipiani e valloni verdeggianti. La regione comprende
72 villaggi con 37.000 residenti soltanto. L’altipiano centrale, con i
suoi 16.600 ettari (di cui 6.000 di foreste), è la più grande riserva naturale
di Francia.
Ai piedi delle montagne del Vercors, il
Sud Grésivaudan è invece una regione essenzialmente agricola. Da sempre
ha avuto la vocazione di unire l’altipiano alla ricca valle del Rodano.
Quasi tutte le strade tagliate nelle falesie o scolpite lungo le strette
gole che portano l’acqua dell’altipiano sono state costruite nel
XIX secolo allo scopo di trasportare il legno dalle foreste verso il fiume
Isère.
L’itinerario che vi proponiamo è il preferito
dai motociclisti locali, che vengono da Grenoble, Lione o Valence. Venendo
da Genova o da Milano considerate 4/5 giorni per scoprire con calma la
regione.
Il piccolo paesino di Choranche è un’ottima
base di partenza per scoprire entrambe le regioni, per due motivi:
la sua posizione all’inizio delle Gole della Bourne e ai piedi delle
falesie
di Presles offre una vista stupenda.
Salendo verso l’altipiano del Vercors
ecco le grotte di Choranche (a destra).
L'interno è una spettacolare successione
di sale sotterranee attraversate da due fiumi che alimentano il laghetto
della “sala grande” con migliaia di finissime stalattiti
trasparenti.
La temperatura è costante a 10°C.
C’è anche la possibilità di percorrere,
fuori dalle grotte, un sentiero-balcone che offre una magnifica vista
sull’anello
molto apprezzato da scalatori e praticanti di base-jump.
Seguendo poi la D531, verso Villard
de Lans (che si può considerare il capoluogo del Vercors), si attraversano
le Gole della Bourne.
In un attimo ci si fa l’idea di come sono
le stradine locali e di come si deve guidare: strette, con muretto a
destra e falesia a sinistra, la velocità massima non supera mai i 30 km/h.
In questa zona due auto possono incrociarsi
unicamente negli appositi spazi! Arrivati sul “plateau” a più di
1.000
metri d’altitudine, la vista è magnifica sulle cime quasi rettilinee
che delimitano la grande valle centrale.