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La politica contro il divieto di andare in moto sui sentieri

L’FMI ha organizzato una tavola rotonda in Senato per ribadire il proprio impegno a favore di ambiente e utilizzo responsabile del territorio. Gli ambientalisti vorrebbero che il codice della strada vietasse la circolazione fuoristrada, ma plausibilmente verrà solamente regolamentata

La politica contro il divieto di andare in moto sui sentieri

La Federazione Motociclistica Italiana ha organizzato una tavola rotonda presso la biblioteca del Senato per discutere di sport, ambiente, industria e utilizzo del territorio. All’incontro hanno partecipato, oltre ai vertici della FMI, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, senatore Riccardo Nencini (PD), i presidenti delle commissioni senatoriali Territorio e Ambiente e Lavori pubblici, rispettivamente Giuseppe Francesco Marinello (NCD) e Altero Matteoli (FI). Il Senatore Gian Marco Centinaio (LN), della commissione Istruzione, Beni Culturali, Sport, non è intervenuto.

 

Ambientalisti intransigenti ma assenti

La questione nasce dal nuovo del Codice della Strada, atteso, secondo le indicazioni del vice-ministro, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016: le principali associazioni ambientaliste, il CAI in testa, assenti peraltro alla tavola rotonda, hanno chiesto che nella riscrittura degli articoli 2 e 3 – relativi alla classificazione delle strade – venisse indicato specificatamente che i sentieri non sono strade, vietandone de facto l’utilizzo da parte dei veicoli a motore. E uccidendo l’enduro, per quanto ci riguarda. Ma non c’era un dialogo su questo argomento?

 

LA POLITICA È POSSIBILISTA

Per fortuna, la politica ha espresso l’unanime parere che il proibizionismo non paga. Ovviamente servono delle regole condivise, ha spiegato Matteoli, già ministro dell’Ambiente, ma: “la salvaguardia ambientale non va considerata quale un vincolo assoluto, bensì come un’opportunità. Di conseguenza si può ragionare”.

 

Se rispetiamo le regole è tutto ok

Il senatore Marinello ha paragonato i motociclisti ai cacciatori, che hanno una serie di norme da rispettare: quando lo fanno sono in regola, quando trasgrediscono diventano bracconieri. E sono i bracconieri la parte da estirpare, non chi rispetta le regole. Sicuramente qualche “bracconiere” c’è anche tra i motociclisti, ma la maggior parte è sana. Se ne sono accorti in  Emilia Romagna e Lombardia.

 

I MANDARINI, AD ESEMPIO…

Inoltre il numero uno della commissione Ambiente ha spiegato come il territorio sia “dinamico” e debba essere attento alle attività umane. Ha fatto l’esempio dei mandarineti in Sicilia: oggi sono parte integrante del paesaggio, sembrano lì da sempre. Il mandarino è stato importato in Italia nel 1906. Ha solo cinque anni più della FMI. Questo per dire che l’ambiente cambia, non sempre in peggio, come cambiano le attività umane.

 

Corsie preferenziali, 125 in autostrada, trasporto passeggeri da parte di minorenni: si lavora

Tornando al Codice della strada, Nencini ha spiegato che se le novità relative alle due ruote sono definite, ma alcuni particolari vanno limati. Le due ruote saranno considerate utenti deboli, come pedoni e ciclisti. Tra le norme più importanti, le corsie preferenziali saranno aperte alle due ruote (il dibattito è se ammettervi o meno le biciclette). Verranno introdotte norme sull’utilizzo di guard rail salva motociclisti, moto e scooter superiori ai 120 cc saranno ammessi anche in autostrada. Altra novità che potrebbe essere introdotta, l’autorizzazione per i titolari di patente A1 minorenni a trasportare un passeggero.

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