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10 March 2013

Filippo Preziosi: il popolo delle due ruote onora il genio

I meriti di Stoner e le “colpe” di Rossi spaccano in due i ducasti duri e puri legati alla tradizione e chi invece guarda avanti nel segno di Audi. Motociclismo aggiunge solo un saluto: ciao, Filippo!

Filippo preziosi: il popolo delle due ruote onora il genio

Un consenso plebiscitario per Filippo Preziosi. Il risultato del nostro sondaggio (lo trovate qui) non era affatto scontato: troppo alto il rischio che il fallimentare biennio con Valentino Rossi avesse appannato l’immagine dell’uomo che ha avuto il coraggio di portare il desmo in MotoGP; ancor più facile che i successi della Ducati nella top class venissero attribuiti a Casey Stoner e al suo talento. Tanto più adesso che, dopo l’arrivo di Gobmeier, Andrea Dovizioso ha fatto un bel passo avanti tra il primo e il secondo test di Sepang (cliccate qui). Come a dire che il nuovo metodo di lavoro è quello giusto e che la Desmosedici non è “insensibile”, come si diceva, rispetto alle modifiche.

IL MONDIALE 2007 NON È MERITO DI STONER, L’ADDIO 2013 È “COLPA” DI ROSSI
Secondo il nostro sondaggio, oltre il 93% dei motociclisti ritiene che Preziosi abbia avuto un ruolo importante (“molto importante” per il 63% di loro) per la conquista del titolo in top class nel 2007. Oltre ai funambolismi di Casey Stoner, sono in molti, dunque, a conservare il ricordo della Desmosedici che rifila più di 10 km/h alle avversarie in pieno rettilineo. Honda e Yamaha sono annichilite di fronte a cotanta tecnologia, e addirittura girano voci su presunte irregolarità… Tra gli “annichiliti” c’è pure Valentino Rossi, che salirà sulla rossa solo tre anni più tardi. Con quali risultati lo sappiamo bene: pochissimi podi, neppure una vittoria. E ancora una volta il 93% dei nostri lettori non ha dubbi, imputando al biennio fallimentare Rossi-Ducati uno dei motivi che hanno spinto Preziosi ad abbandonare.

MOTOCICLISTI DIVISI FRA LA TRADIZIONE DUCATI E UN FUTURO TARGATO AUDI
Desmo, traliccio, V di 90 gradi (poi a quanto pare usato anche da Honda): la metà esatta di chi è intervenuto a questo sondaggio ritiene che certe peculiarità tecniche di Ducati siano ormai superate. Ma c’è anche un corposo 50% che nonostante i risultati non sempre brillanti della rossa la ritiene parte integrante della storia del Marchio. Questa convinzione è confermata da un certo scetticismo che accompagna l’arrivo di Audi e, nel caso specifico, del nuovo direttore tecnico: il 57% ritiene che Gobmeier non porterà alcun miglioramento alle prestazioni della rossa.

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