Milano 20 aprile 2010 – Gli ecoincentivi sono andati fortissimo. Sono disponibili da cinque giorni e si è già esaurito il 70% del fondo di 12 milioni di euro, messo a disposizione dai Ministeri competenti (Sviluppo Economico e Tesoro) per la rottamazione di un veicolo a due ruote motorizzate omologato Euro0 o Euro1 e l’acquisto di un nuovo ciclomotore o di un motociclo, che rientri nei parametri delle ridotte emissioni inquinanti. Nel frattempo, si è risolta la disputa fra dirigenti ministeriali e Confindustria ANCMA. Quest’ultima sosteneva che il 10% del contributo governativo, con il tetto di 750 euro, dovesse essere erogato sul prezzo di listino, mentre i Ministeri ritenevano fosse più appropriato contribuire con il 10% del prezzo di vendita applicato dal concessionario. Ne era derivato il caos fra gli operatori dei call center, che dovevano fornire le informazioni ai rivenditori e ricevere da essi le prenotazioni degli incentivi per conto dei loro clienti. Ora la situazione si è risolta con il prevalere della posizione dei Ministeri, che hanno motivato la loro decisione valutando la possibilità di erogare più contributi e quindi soddisfare più cittadini con il 10% calcolato sul prezzo di vendita, anziché su quello del listino. In definitiva, si riceverà il 10% del prezzo chiavi in mano, calcolato sottraendo dal costo del listino lo sconto fatto dal concessionario e sommando le spese di immatricolazione (circa 200 euro). ANCMA ha, pertanto, rischiesto una rettifica delle normative ministeriali, così da poter avvertire i concessioari che hanno applicato il contributo del 10% sul prezzo di listino e non su quello di vendita, nei primi due giorni in cui sono entrati in vigore gli ecoincentivi.
