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Raggi, M5S: “I controlli delle moto E1 e E0 nell’anello ferroviario avverranno elettronicamente”

Elezioni comunali 2016: intervista esclusiva di Motociclismo a Virginia Raggi, candidato per Roma per i 5 Stelle. Ai maggiori aspiranti sindaci di Milano e Roma abbiamo chiesto quale sarà il loro atteggiamento verso le due ruote: le risposte sui numeri di maggio e giugno, le riproponiamo qui

I sindaci e i motociclisti

In vista delle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno, pubblichiamo le nostre interviste ai maggiori candidati sindaco di Milano e Roma, ai quali abbiamo fatto ovviamente domande inerenti alle due ruote. Dopo i candidati meneghini Gianluca Corrado (Cinque Stelle), Stefano Parisi (centrodestra) e Beppe Sala (centrosinistra), dopo Giachetti (centrosinistra) per Roma, è la volta della pretendente “penta stellata” alla poltrona del Campidoglio.

Roma – Virginia Raggi – Movimento 5 Stelle

Virginia Raggi, 38 anni, sposata, un figlio. Avvocato, si occupa di diritto civile, giudiziale e stragiudiziale e in particolare di diritto d'autore, di proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Nel 2013 è stata eletta Consigliere Capitolino.
 
Cosa prevede il suo programma in generale per la viabilità e per moto e scooter in particolare?
La strada è uno spazio comune dove convivono pedoni, autobus, autovetture e motocicli. Tale commistione deve trovare un equilibrio facendo comprendere a ciascun utente l’importanza e il rispetto dell’altro. Per la viabilità principale dovrà essere garantita fluidità, sicurezza e rispetto delle regole. Nelle strade locali sarà prestata ancor maggiore attenzione alla tutela delle utenze deboli (ciclisti, pedoni) e rispetto alle autovetture, anche moto e scooter. Sui veicoli a due ruote vengono effettuati dai cittadini romani il 15% degli spostamenti, componente significativa della mobilità della nostra città, ma questi utenti rappresentano una delle categorie più esposte, al pari dei pedoni e dei ciclisti. Sono necessarie azioni che portino a una condotta più rispettosa da parte degli automobilisti, sia sui limiti di velocità che di comportamento. Punteremo sulle informazioni ai motociclisti stessi affinché possano seguire una condotta virtuosa e sicura sulle strade.
 
In centro è cronica la carenza di parcheggi per due ruote, prevede di realizzarne ulteriori? E magari di proteggerli meglio dalle auto che li "rubano" sistematicamente?
La domanda di sosta in generale nel centro storico deve essere gestita, sia da parte delle autovetture sia da parte delle moto. Il nostro intento è quello di rendere il trasporto pubblico sicuro, efficiente e puntuale così da permettere ai cittadini romani di raggiungere alcune aree del centro senza utilizzare il mezzo privato. Si tratta di utilizzare al meglio i parcheggi già disponibili, e adottare controlli sistematici. Ove sarà possibile si potranno identificare meglio gli spazi, separandoli da quelli delle auto.
 
Lo stato di alcune strade resta disastroso, che cosa intende fare per migliorarle?
Ripararle! Riavviare gare pubbliche, controlli durante l’esecuzione dei lavori e verifiche finali. Tutto quello che accade negli altri Paesi.
 
Le sembra corretto che alla Romanina, solo per fare un esempio, l’amministrazione si protegga le spalle per lo stato delle strade vietandone l’accesso alle moto? Ed è così da anni!
Siamo arrivati al paradosso di chiudere alcune strade perché non sono sicure e questo diventa uno strumento di pressione da parte dei vari consiglieri municipali o tecnici responsabili dei municipi per segnalare disagio verso l'amministrazione centrale per i mancati investimenti. La soluzione è ricominciare a riparare le strade a regola d'arte.
 
Nell'Anello ferroviario sarebbe vietato l’accesso alle moto Euro 0 - 1, ma i controlli sono di fatto inesistenti e i pochissimi multati sono solo capri espiatori. Non sarebbe meglio allargare le maglie (dopotutto Milano ferma solo gli Euro 0 2T) e effettuare più controlli, multando con maggiore frequenza chi inquina maggiormente?
La qualità dell’aria è uno degli elementi fondamentali per la vivibilità urbana e per la salute dei cittadini. I numeri di Roma e Milano in questo caso non sono confrontabili. I controlli non saranno più a campione ma con l’impiego di tecnologie per il rilievo sistematico delle targhe di tutti i veicoli.
 
A Roma le moto non possono quasi mai utilizzare le corsie preferenziali, a differenza di molte altre grandi città italiane (Milano) o europee (Londra). È ipotizzabile l’apertura delle corsie riservate alle due ruote?
Ripeto che i numeri di Roma non sono confrontabili né con Milano né con Londra. Continueremo a intendere le corsie riservate al trasporto pubblico come una soluzione per la fluidificazione dei servizi di trasporto pubblico.
 
Sembra che le multe vengano fatte sporadicamente a tappeto, cioè pattuglioni di vigili multano chiunque un giorno (incluse le moto sul marciapiede senza disturbare i pedoni), per poi sparire per mesi. Prevede di razionalizzare la situazione?
Parcheggiare sui marciapiedi non è comunque indice di rispetto e civiltà, in che modo si definisce quando si disturba o meno? È come ammettere che in certi casi è giusto che alcune autovetture parcheggino negli spazi delle moto. Gli spazi sono limitati, se quanto dedicato a una componente non è utile occorrerà convertire lo stesso spazio ad altra funzione e non occuparlo in maniera impropria: i cittadini saranno le nostre prime sentinelle.
 
Qual è il suo rapporto personale con moto e/o scooter?
Ho avuto per anni la moto, da sempre una grande passione. Poi a causa di un brutto incidente ho dovuto “appendere le ruote al chiodo”. Tuttavia, l’obiettivo di una città a 5 stelle è quello di cercare di dare un alternativa più sicura ai romani.
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