Statistiche web

Sala, centrosinistra: “Area C è, e resterà, gratis per moto e scooter”

Elezioni comunali 2016: intervista esclusiva di Motociclismo a Beppe sala, candidato per Milano sostenuto dal PD. Ai maggiori aspiranti sindaci di Milano e Roma abbiamo chiesto quale sarà il loro atteggiamento verso le due ruote: le risposte sui numeri di maggio e giugno, le riproponiamo qui. Seguiranno le interviste ai candidati della Capitale

I sindaci e i motociclisti

In vista delle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno, pubblichiamo le nostre interviste ai maggiori candidati sindaco di Milano e Roma, ai quali abbiamo fatto ovviamente domande inerenti alle due ruote.. Dopo i candidati Gianluca Corrado (Cinque Stelle) e Stefano Parisi (centrodestra), tocca a Beppe Sala (centrosinistra). Infine sarà la volta dei candidati al Campidoglio.

Milano – Beppe Sala - Centrosinistra

Beppe Sala, 58 anni, manager in Pirelli per 19 anni. Nel 2002 passa in Telecom Italia e 2009 è direttore generale del Comune di Milano con il sindaco Moratti. Poi la responsabilità di Expo 2015. Sposato, non ha figli.

Cosa prevede il suo programma in generale per la viabilità e per moto e scooter in particolare?
Dobbiamo partire dal gran lavoro fatto in questi 5 anni, penso ad Area C, alle zone 30km/h, alle pedonalizzazioni di alcune aree e proseguire per questa strada lavorando sulla sicurezza e sulla fluidità del traffico.

Le moto hanno contribuito alla fluidificazione del traffico, anche grazie al libero accesso ad Area C, tanto che il car sharing Enjoy ha introdotto gli scooter nella sua flotta. Ne manterrà la gratuità?
Anche in questo Milano è una delle prime città al mondo, ci eravamo dati l’obiettivo di rendere i mezzi di trasporto il più condivisibili possibile e ci siamo riusciti anche con gli scooter. Per quanto riguarda Area C ha avuto successo ed è entrata nelle abitudini dei milanesi. Non è mia intenzione modificarla, rimarrà gratuita per moto e scooter.

È previsto un allargamento dell’area a pagamento?
Non prevediamo allargamenti di Area C. Soprattutto ora con i cantieri del metrò 4 che creano già problemi alla circolazione, un allargamento non sarebbe sostenibile. Per migliorare la mobilità penso sarà necessario intervenire su altri aspetti: semafori intelligenti, miglioramento dell’asfalto, potenziamento dei mezzi pubblici.

In centro è cronica la carenza di parcheggi per due ruote, prevede di realizzarne ulteriori?
È inevitabile che dovremo aumentare anche gli spazi per le due ruote. Monitoreremo la situazione e certamente studieremo come meglio organizzare la sosta delle due ruote.

Lo stato di alcune strade resta disastroso, in particolare quelle con il pavé, punta a migliorarle?
Durante le primarie ho lanciato una provocazione: togliere il pavè da alcune zone, per esempio via Torino. Ormai il modo di spostarsi è cambiato, si usano molto di più le due ruote, quindi penso anche che si possa rompere questo tabù del pavè.

È previsto un diverso uso dei fondi provenienti da Area C, al momento vincolati alla mobilità sostenibile (trasporto pubblico, ciclabili e bike sharing) per esempio per la manutenzione delle strade?
Credo che una cosa non escluda l’altra: gli introiti di Area C andranno alla mobilità sostenibile e allo stesso tempo lavoreremo sulla manutenzione delle strade. In questi 5 anni sono stati riasfaltati oltre 1 milioni mq di strade, oltre ad aver istituito una squadra attiva 24 ore al giorno 7 giorni su 7 per la messa in sicurezza delle strade. Ecco, continueremo a occuparci sia di mobilità sostenibile sia delle piccole buche nelle strade.

Alcune corsie preferenziali sono accessibili alle moto, mentre altre non lo sono, ingenerando spesso confusione negli stessi milanesi, figurarsi nei forestieri. È ipotizzabile l’apertura di tutte le preferenziali alle due ruote?
Cercheremo di rendere più omogeneo possibile l’accesso alle corsie preferenziali, compatibilmente con la circolazione dei mezzi pubblici che devono comunque avere la preferenza.

A Milano si ha la percezione che i vigili urbani siano poco in strada e le multe vengano fatto solo da telecamere ed autovelox. Prevede di incrementare il numero di agenti in strada?
Ho grande stima del corpo dei vigili. Nella storia di Milano i "Ghisa" hanno un posto importante. Bisogna riflettere sulle premialità del loro lavoro e metterli nelle condizioni di svolgerlo in assoluta sicurezza. Dopo di che, sono d’accordo, bisogna lavorare perché stiano più in strada. A oggi abbiamo 500 vigili in ufficio, anche grazie ad una riorganizzazione della macchina comunale, faremo in modo che escano da lì.

Il suo predecessore Pisapia ha picchiato duro con le multe: grazie ai 10 autovelox installati durante il suo mandato, il Comune ha incassato quasi 200 milioni di euro di sanzioni. Cosa prevede il suo programma su questo punto?
"Picchiato duro" lo trovo un termine sbagliato, si parta dal presupposto che le regole vanno rispettate. Poi si può anche ragionare su certi limiti particolarmente bassi. C'è anche l’altra faccia della medaglia; dove sono stati installati gli autovelox gli incidenti sono calati fino al 50%.

Qual è il suo rapporto personale con moto e/o scooter?
Non posso di certo definirmi un centauro, ma la moto mi piace. Attualmente ho una Vespa che uso in città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA