È morto Michael Ganal, membro del c.d.a. BMW ex direttore della divisione Motorrad
Michael Ganal, 54 anni, era affetto da molto tempo da un male incurabile ed è morto nella notte fra giovedì 4 e venerdì 5 dicembre. Ganal era membro del consiglio di amministrazione della Casa di Monaco sin dall’ottobre del 2000 ed era stato direttore della divisione finanziaria da ottobre 2007 sino al 3 dicembre 2008, quando è stato sostituito da Friedrich Eichiner (53 anni).
è morto michael ganal, membro del c.d.a. bmw ex direttore della divisione motorrad
Monaco (GERMANIA) 9 dicembre
2008 –BMW si unisce al cordoglio della
famiglia per la scomparsa
di Michael Ganal, direttore finanziario della Casa tedesca dall’ottobre
del 2007 sino allo scorso 3 dicembre (è stato sostituito da Friedrich Eichiner)
e membro in carica del consiglio di amministrazione, sin da ottobre 2000.
Ganal si è spento all’età di 54 anni nella notte fra giovedì 4 e venerdì
5 dicembre; lavorava per il Gruppo BMW dal 1986. Entrato a far parte del
c.d.a., la sua prima responsabilità era stata il controllo della Divisione
di Marketing e Vendite. Mentre ricopriva questa posizione ha fatto segnare
un grande successo nella storia della BMW: un incremento delle vendite
ed una strategia di mercato senza pari nella storia dell’azienda.
Joachim Milberg, presidente del Gruppo BMW: “La notizia della morte del
Dr. Ganal ha stroncato le nostre speranze che potesse riprendersi dalla
sua malattia e riprendere la sua posizione nel c.d.a. BMW. Con la morte
di Ganal perdiamo non solo un capo ed un esempio di grande personalità,
ma anche una persona che ha dato un contributo decisivo al successo e alle
politiche aziendali. Ha lottato sino alla fine con tutte le sue forze.
A nome della società e degli azionisti BMW gli do l’ultimo saluto, con
tutto il cuore”.
Norbert Reithofer, direttore del c.d.a. BMW si è unito al cordoglio: “Dr.
Ganal era un manager fuoriclasse, che ha dimostrato grande esperienza e
una capacità straordinaria di realizzare le cose. Sapeva come convincere
le persone delle proprie idee e dei propri progetti, tanto i colleghi,
quanto i dipendenti, dai quali era molto apprezzato”.