Se la Multistrada è marketing, la GS cos’è?
Un lettore ci scrive per parlare della Comparativa Maxi Enduro, in particolare della Ducati Multistrada 1260...
Caro direttore, ho letto la prova della Multistrada 1260 e ho deciso di acquistarla. L’articolo esaltava le qualità della moto e quindi quando ho visto la comparativa con le concorrenti (qui sopra le foto), ho provato un gran dispiacere perché provare una stradale pura con il 17” contro 19” e 21” non ha senso. Ma la cosa che mi ha fatto perdere la pazienza è la risposta al lettore che contestava il risultato (Motociclismo 9-2018). Si deduce che i ducatisti siano degli invasati prede del marketing. È vero, ho sempre tenuto in considerazione le vostre prove, ma le moto le ho sempre testate prima di acquistarle e inizio a pensare che chi vi accusa di far prove pilotate dal denaro abbia ragione. Per onestà intellettuale sono il primo ad ammettere che la BMW GS è la miglior moto sul mercato e le vendite lo dimostrano, o dite che anche questo è marketing? Non prendetevi la pena a rispondere tanto non avrò più il dispiacere di leggervi.
Mauro Villa, Carmagnola (TO)
Caro Mauro, nessuna pena nel risponderti. Anzi è un’occasione per provare a riconquistare la tua attenzione se non addirittura la tua stima. Come già detto tantissime volte, il perimetro di una comparativa è difficile da stabilire. Prendiamo per esempio Honda e Ducati. Ha ragione chi sostiene che il cerchio da 17” della Multistrada (in alcuni casi) sia uno svantaggio rispetto al 21” dell’Africa Twin, così come chi dice che la cubatura della Ducati (1.262 cc) in altri casi sia un vantaggio rispetto a quella della Honda (998 cc). Questo per dire che i criteri di scelta sono compromessi necessari per mettere insieme moto che approcciano la stessa categoria alle volte attraverso scelte tecniche diverse. In fatto di marketing, anche BMW ha fatto un ottimo lavoro, e certamente la GS non si vende solo per le sue caratteristiche tecniche e dinamiche. Ma da qui a dire che chi compra una BMW o una Ducati sia un “invasato preda del marketing” ce ne corre.
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