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11 November 2011

Ducati 1199 Panigale

Ducati svela la superbike 1199 Panigale: il motore bicilindrico a L sviluppa una potenza massima di 195 CV a 10.750 giri e una copia massima di 13,5 kgm (132,3 Nm) a 9.000 giri. Addio al telaio a traliccio: adesso è monoscocca in alluminio. Tre le versioni disponibili: base, S e Tricolore. Arriva il riding mode: la tecnologia elettronica che regola freno motore, ABS, controllo di trazione, setting delle sospensioni. Due video ufficiali

MOTORE

Milano MOTORE Ducati 1199 Panigale: la Casa bolognese svela all’Eicma 2011 la sua nuova Superbike. È disponibile in tre versioni: base, S e Tricolore. È Caratterizzata dal motore bicilindrico a L, con la tradizionale distribuzione desmodromica adottata da Ducati e numerosi dispositivi elettronici che agevolano la guida sportiva. La 1199 Panigale ha il telaio monoscocca in alluminio che è una rivoluzione rispetto a quello a traliccio in tubi di acciaio che aveva da sempre distinto le moto della Ducati. Il telaio monoscocca sostituisce l’airbox e al suo interno sono collocati il filtro dell’aria, i corpi farfallati e il circuito del carburante, con gli iniettori. Il motore ha funzione portante. La 1199 Panigale pesa 164 kg a secco. Il motore della 1199 Panigale è un bicilindrico a L di 90°, con il cilindro anteriore inclinato indietro di 21°, rispetto all’asse longitudinale della moto. Questa soluzione ha consentito di posizionare il motore 32 mm più avanti e di mantenere le dimensioni della maxisportiva più compatte, diminuendo la misura dell’interasse, che è di 1.437 mm. Il motore ha un rapporto di compressione superquadro di 1,84:1, determinato da un alesaggio esagerato di 112 mm e una corsa cortissima di 60,8 mm. Ne deriva che il cilindro resta contenuto nel basamento del propulsore. Secondo i dati dichiarati da Ducati, il motore della 1199 Panigale sviluppa una potenza massima di 195 CV a 10.750 giri e una copia massima di 13,5 kgm (132,3 Nm) a 9.000 giri. I tecnici della Casa bolognese hanno aumentato la misura dei corpi farfallati, che passa dai 63,9 mm di quelli installati sul motore 1198 Testastretta Evoluzione ai 67,5 mm scelti per il propulsore della 1199. In confronto al  1198 Testastretta Evoluzione, sul 1199 aumenta anche la misura delle valvole: per quelle di aspirazione si passa da 43,5 mm a 46,8 mm, mentre per quelle di scarico la misura cresce da 34,5 a 38,2 mm. La distribuzione a cinghia del desmodromico è stata sostituita con una a catena. La frizione è antisaltellamento a bagno d’olio: anche questa è una novità che stravolge la tradizione dei motori Ducati. I carter del motore sono prodotti con la pressofusione sottovuoto con il processo Vacural che consente di ridurre il più possibile il peso, mantenere spessori delle pareti omogenei e aumentare la resistenza meccanica, in modo tale da poter incorporare la camera d'acqua, parte del circuito di raffreddamento, attorno alle canne del cilindro. I coperchi frizione, quelli delle teste e la coppa olio sono tutti fabbricati con una fusione in lega di magnesio. La Ducati1199 Panigale ha il controllo elettronico di trazione.

 

 

CICLISTICA

CICLISITCA Al telaio monoscocca in alluminio è fissato il telaietto anteriore in magnesio che sorregge il cupolino. Il telaietto reggisella posteriore è anch’esso in alluminio ed è collegato direttamente al motore con funzione portante. Il forcellone monobraccio realizzato in fusione di alluminio è stato allungato di 39 millimetri, rispetto a quello della Ducati 1198. La versione base della 1199 Panigale è equipaggiata con una forcella della Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm di diametro, completamente regolabile (nell’idraulica in compressione ed estensione e nella meccanica per il precarico molla) e un monoammortizzatore della Sachs, anch’esso completamente regolabile. Sulla 1199 Panigale S e Tricolore, la tecnologia elettronica si ritrova anche nelle sospensioni: le due versioni della superbike sono dotate del sistema DES (Ducati Electronic Suspension) di Öhlinssia all'anteriore, sia al posteriore. La forcella è una Öhlins NIX30 da 43 mmcompletamente regolabile: elettronicamente si agisce sulla compressione e sull’estensione, mentre manualmente si adatta il precarico. Il pacchetto elettronico della S e della Tricolore comprende anche l’ammortizzatore di sterzo regolabile. Ilmonoammortizzatore Öhlins TTX36 utilizza la costruzione a doppio tubo TTXper consentire la regolazione completamente separata del freno in compressione ed estensione riducendo il rischio di cavitazione in condizioni estreme. Il gruppo è interamente regolabile elettronicamente in compressione ed estensione mentre la regolazione del precarico molla è manuale. La gestione delle regolazioni delle sospensionielettronichesi fa selezionando i Riding Mode.

ELETTRONICA

ELETTRONICA Oltre al tradizionale acceleratore elettronico Ride-by-wire, la Ducati 1199 offre i Riding Mode. Questa tecnologia è stata introdotta per al prima volta sulle moto della Casa Bolognese con la Multistrada 1200. Sulla superbike arriva in una versione raffinata per le corse. Ciascun Riding Mode è programmato per variare istantaneamente il carattere del motore e l'assetto delle sospensioni, oltre ai livelli di ABS, DTC (Ducati Traction Control) e EBC (Engine Brake Control, il controllo elettronico del freno motore), anche durante la marcia. I riding mode sono tre: Race, Sport e Wet. Quello Race consente di sfruttare fino la massimo l’erogazione dei 195 CV di potenza e sulla versione S della 1199 offre una messa a punto delle sospensioni specifica per la pista. La modalità Race riduce anche il livello di intervento del DTC, predispone l'EBC per prestazioni agonistiche e l'ABS per l'attivazione al solo anteriore con riduzione del meccanismo anti-sollevamento del posteriore. Quello Sport addolcisce al curva di erogazione dei 195 CV di potenza massima all’apertura del gas: è adatto alla guida su strada o in pista, per chi non voglia esagerare; sulla versione S imposta un setting sportivo delle sospensioni. Nella modalità Sport, il livello d'intervento del DTC è leggermente superiore, l'EBC è predisposto per prestazioni sportive e l'ABS per l'attivazione sia all'anteriore, sia al posteriore con potenziamento del meccanismo anti-sollevamento del posteriore.

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