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Dovizioso: “Un altro test con Aprilia al Mugello, poi si vedrà…”

Andrea Dovizioso ci parla del suo primo contatto con l’Aprilia RS-GP 2021, delle impressioni di guida, di cosa farà nel futuro… Di certo il forlivese non vuole allontanarsi dal mondo della MotoGP

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Andrea Dovizioso in sella all'Aprilia RS-GP 2021

In questi giorni Andrea Dovizioso ha fatto il suo debutto in sella all’Aprilia RS-GP 2021, in occasione di un test privato che si è svolto al Circuito de Jerez-Angel Nieto. Per il pilota forlivese sono stati tre giorni intensi, dove ha potuto prendere le misure con la MotoGP della Casa di Noale.

Durante una pausa nel bel mezzo della sessione di guida Andrea si è concesso a noi giornalisti per parlare di questa sua esperienza.

Ho accettato di fare questo test perché la mia passione è la MotoGP e voglio correre il prossimo anno, quindi penso che sia giusto rimanere in pista e sono contento che Aprilia mi abbia dato la possibilità di farlo, in modo professionale. Quando cambi moto dopo otto anni passati sempre sulla stessa è un grande cambio. La prima cosa che noti è la posizione in sella, che è molto diversa. Mi sono trovato bene da subito sull’Aprilia, ma per andar forte devi capire qual è la posizione giusta per te e qual è quella giusta per andar forte con la moto. La posizione in sella è fondamentale in MotoGP. Ogni moto ha caratteristiche diverse, ed è impossibile settare bene una moto per andar forte in soli tre giorni. Quel che vi posso dire ora è che la RS-GP 2021 è molto bella da guidare, è emozionante. Appena in sella si notano subito le differenze con la moto che ho “sempre” guidato, ma trovare i dettagli è molto difficile. Per farlo devi spingere molto forte, ma per spingere devi trovarti in perfetta sintonia con la moto. Quasi tutti i piloti in sella ad una MotoGP possono andare forte, ma riuscire a trovare i dettagli è un altro lavoro. Penso che ora sia ancora troppo presto per parlarvi dei pregi e dei difetti della moto. Tutte hanno aspetti positivi e negativi, quel che è certo è che ho avuto un gran bel feeling con la moto. È anche impossibile fare dei paragoni con le moto che ho guidato in passato, perché nel corso degli anni le moto stesse sono cambiate molto, le gomme anche, è arrivata l’elettronica… Di certo Aleix (Espargaro, ndr.) in queste prime due gare ha dimostrato il potenziale della moto, è andato forte ed è rimasto nel gruppetto di testa. Rispetto al passato Aprilia è riuscita a fare uno step fondamentale, ma oggi in MotoGP avere una buona base non basta più”.

Riguardo al suo futuro il Dovi ha aggiunto: “Qui a Jerez ho avuto modo di parlare con Pedrosa, lui ora è un tester al 100%, ottimo in quel che fa. Io vivo ancora da pilota, non mi ci vedo come tester full time. Ora voglio fare un altro test con Aprilia, voglio lavorare sulla posizione di guida e su altri dettagli della moto. Torneremo in pista di nuovo tra un mese al Mugello, l'11 e 12 maggio. Nel frattempo la Casa farà delle modifiche alla moto per migliorare la mia posizione in sella, e questo sicuramente sarà molto interessante. Se vuoi spingere forte bisogna guardare tutti i dettagli, perché finché non sei a tuo agio con la moto è stupido spingere. Per il momento non abbiamo parlato di cosa succederà dopo, vogliamo solo fare questo altro test, poi si vedrà. Al momento non c’è niente in programma dopo al Mugello”.

E quando si è parlato dell’ipotesi wild card Andrea ha risposto: “Ci penserò quando sarà il momento. Non voglio prendere decisioni affrettate. Andiamo a divertirci al Mugello, lì sulla moto ci saranno delle modifiche importanti per andar forte, poi si vedrà…”

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