Tra i numerosi trofei che ruotano attorno al Campionato mondiale Superbike, c’è anche l’International Cup of Nation (Coppa della Nazioni). Per chi lo non conoscesse, questo trofeo è organizzato dalla struttura russa Yakhnich Motorsport, impegnata nel campionato mondiale Supersport assieme ai piloti Sam Lowes e Vladimir Leonov. Le regole di partecipazione sono semplici: la moto deve essere in configurazione Stock e i piloti ammessi al via non devono aver ottenuto risultati di rilievo in campionati nazionali o internazionali nei tre anni antecedenti l’iscrizione.
UN ITALIANO DAVANTI A TUTTI
La Cup of Nation è nata nel 2011 e da quest’anno ha acquisito la licenza FMI. Viene corsa su tre gare: Imola, Mosca e Nürburgring. Domenica 1 settembre l’italiano Domenico Fasanella, pilota del Team Suriano impegnato nel mondiale Supersport, è riuscito a vincere il trofeo: in sella sua Suzuki GSX-R 600, l’unica schierata in griglia di partenza, il laziale non è mai sceso dal podio nei tre appuntamenti, aggiudicandosi rispettivamente un primo, un secondo e un terzo posto.
Felicissimo del risultato, Fasanella è rimasto sorpreso dal motore e dalla facilità di guida della 600 cc della Casa di Hamamatsu: “Mi ha stupito subito, in tutti i sensi. Il motore, innanzitutto, ha una coppia formidabile, spinge sempre a qualsiasi regime. La moto poi è facile da guidare e con un avantreno incredibilmente preciso e sincero. Sì, se devo elencare i pregi della moto metto al primo posto proprio la facilità di guida, entusiasmante, tanto che andare forte sembra davvero facile. Trasmette feeling immediato, e si è rivelata competitiva in senso assoluto, come dimostra la varietà di moto schierate al via della Coppa.”
Di Suzuki non se ne vedono tante nel mondo delle corse: nel Motomodiale continuano i collaudi della nuova XRH-1 (correrà nel 2015), in Supersport e Stock 600 sono una paio in totale, in Superbike corrono solo le due guidate da Leon Camier e Jules Cluzel del Team Fixi Crescent Suzuki, nella Cup of Nation Domenico Fasanella era l’unico pilota in sella alla GSX-R 600 ed è riuscito a trionfare davanti alle migliori 600 cc supersportive al mondo. Viene forse sottovalutato il potenziale della supersport di Hamamatsu le corse non sono il suo habitat naturale? L’anno scorso l’abbiamo testata e qualcosa abbiamo scoperto (clicca qui per la comparativa delle 600 cc a Monza).