Vittorie spettacolari
VITTORIE SPETTACOLARI Il clima britannico non si smentisce mai e a
settembre dà, sul circuito di Donington dà il meglio di sé: Gara1 interrotta
prima dopo 8 giri, poi nella ripresa, a causa della pioggia, con podio
ottenuto per somma dei tempi, come previsto dal regolamento. Gara 2 disputata
con grandi rischi, perché, come racconta Max Biaggi: “C’erano i
ruscelli
in pista”. Nella seconda corsa inglese del Mondiale Superbike, dopo quella
già annacquata di Brands Hatch, sembra di assistere ad una selezione naturale,
in cui hanno la meglio solo gli impavidi nel tenere il gas aperto sulla
pista bagnata in Gara 1 e allagata in Gara 2. Così è emerso il solito Troy
Bayliss, che, in sella alla Ducati 1098 F08, ha pennellato traiettorie
da manuale, guidando sempre pulito, ma anche tirando fuori la sua straordinaria
grinta, con qualche azzardo. L’australiano poteva accontentarsi dei punti,
ma voleva una vittoria. Ha osato, senza risparmiare l’acceleratore, e
se l’è portata a casa in Gara 1. Proprio soffiandola all’altro
protagonista
della domenica, Riuky Kiyonari con la Honda di Ten Kate, caduto nella prima
manche, mentre era in testa. Quasi per uno scherzo del destino, della serie
“una volta ciascuno”, Kiyonari ha potuto rifarsi su Bayliss in Gara
2,
quando Troy è caduto (rovinando la manetta dell’acceleratore) e ha
permesso
al giapponese di arrivare primo al traguardo, senza avere pressioni.
DUE STILI Due vittorie firmate in modo differente: uno stile più
composto
in sella per Troy Bayliss, l’highlander della Superbike. Una moto
completamente
intraversata in curva per Kiyonari. Spettacolare il giapponese: il suo
posteriore sembrava disegnasse le stesse le stesse curve della lama di
un pattino sul ghiaccio, scivolando via, ma mantenendo sempre il controllo,
portando le emozioni della supermoto nelle derivate di serie. Merito anche
della grande conoscenza dei circuiti che Kiyonari ha acquisto durante la
sua carriera nel Mondiale Superbike inglese.
IRIDE VICINA Troy Bayliss guida il campionato con 359 punti e 101 di
stacco dal connazionale Troy Corser, a quota 258. Bayliss sembra ormai
vicino alla conquista del terzo titolo iridato della sua carriera: ci sono
ancora 150 punti da assegnare nelle due manche delle prossime tre gare,
ma recuperane 100 è molto difficile. Terzo nella classifica iridata Max
Neukirchner (Suzuki Alstare), con 254 punti.
Cronaca Gara 2
GARA 2 Al momento della partenza sta diluviando e le moto sono tutte
gommate rain. Kiyonari scatta per primo e precede Bayliss. Il giapponese
sarà in testa per tutta la corsa. La rottura in Gara 1 costa ad Haga un
ride trough (passaggio dai box) in Gara 2, che il giapponese esegue, ma
al giro successivo deve rifare, perché quando è entrato ai box non era
stato chiamato a farlo dalla direzione di gara. Week end nero per la Yamaha
e bandiera dello stesso colore per Haga: squalifica e corsa finita. Intanto
si assiste ai traversi di Kiyonari, che è inseguito da Crutchlow (Honda
HM Plant). In terza posizione c’è bayliss, che cade nel curvone in salita,
perché perde il posteriore. Ne approfitta Troy Corser che aumenta il ritmo
e va a cercare i primi due. La seconda manche si conclude con la vittoria
di Riuky Kiyonari, seguito da Crutchlow, secondo, e Troy Corser in terza
posizione. Corser poteva pretendere un po’ di più, ma ha preferito salvare
i punti in un fine settimana tragico per il Reparto corse a tre diapason.
Cronaca Gara 1
GARA 1 Non sta piovendo, ma il circuito è invaso dall’acqua.
Kiyonari
spaventa Bayliss in partenza prendendo la testa ma interpreta male una
curva, è troppo veloce sul bagnato, perde il grip e scivola. Tom Sykes
(Suzuki Rizla), pilota della SBK britannica, passa in testa. La pista è
viscida e cade anche Checa (Honda Ten Kate). Poco dopo Noriyuki Haga ha
un problema alla sua Yamaha, semina olio sul circuito e si ritira. La chiazza
scivolosa, mista all’acqua innesca una serie di cadute: prima Troy Corser,
con l’altra Yamaha ufficiale, poi Tamada (Kawasaki) e di nuovo Checa,
che era riusicito a rientrare. Sono trascorsi 8 giri e la direzione di
gara mostra la bandiera rossa per fermare la corsa successivo passaggio
dal via: troppo rischio per i piloti. Si riprende con le posizioni raggiunte
al momento dello stop. Tom Sykes è in testa, mentre Bayliss rimane indietro,
ma l’australiano apre tutto e rimonta velocemente. Intanto cade Michel
Fabrizio, mentre sta facendo una buona gara. Ricomincia a piovere e Bayliss
ha passato Sykes riprendendo la prima posizione. Un errore di Roberto Rolfo
(Honda Altea) lo fa cadere travolgendo Haslam, pilota del team HM Plant
Honda, che corre nel campionato SBK britannico. Quando scatta il diciannovesimo
giro i piloti hanno quasi tutti le braccia alzate: piove troppo e chiedono
alla direzione di gara di fermare la corsa. Il podio viene assegnato sommando
i tempi fra le due interruzioni: Bayliss è primo, Sykes secondo, Biaggi
terzo.