Il nord Europa ha una visione della società civile e una sensibilità verso il concetto di “mobilità verde” ben più sviluppate rispetto ad altre zone del Vecchio Continente. In strada le biciclette sono rispettate tanto quanto - a volte anche di più - delle auto, i mezzi elettrici sono visti con un occhio positivo e allo stesso tempo non rinunciano a quel forte legame che hanno sempre avuto con il mondo delle corse, a cui non vogliono certo rinunciare. Il "tempio della velocità" in fin dei conti è Assen.
Ecco perché l’esistenza del progetto Electric Superbike Twente portato avanti dall’Università Twente di Enschede (Paesi Bassi) sullo sviluppo di moto supersportive pienamente elettriche non stupisce più di tanto. Quello che invece lascia positivamente entusiasti sono le idee e - ancor di più - le moto che dall’EST (acronimo del progetto sopracitato) sono venute fuori grazie all’impegno dei diversi team di studenti (che cambiano ogni anno) impegnati in questo programma ambizioso partito ormai più di 4 anni fa.
L’obiettivo? È quello di ottenere gli stessi tempi di una MotoGP endotermica con una omologa completamente elettrica. La soluzione? La Delta-XE di cui vi scriviamo, una e-SBK da 202 CV, 170 Nm di coppia motrice, 220 kg e oltre 300 km/h di velocità massima.
Più precisamente, questa è la quarta generazione del progetto che, rispetto alla moto precedente, la Apex-RS, mette in mano al pilota 100 CV in più e una velocità massima maggiore di 50 km/h, ottenuti tramite una ottimizzazione del pacco batteria (il cablaggio è tutto nuovo, ad esempio) e del motore.
Il telaio a traliccio in tubi di acciaio al Cromomolibdeno (con “gabbia” inferiore che ospita il pacco batteria da 13,5 kWh) fa coppia con un forcellone scatolato in alluminio (con capriata di rinforzo inferiore in tubi in carbonio di Ceracarbon) su cui lavora un monoammortizzatore Öhlins completamente regolabile posizionato sul lato destro e privo di leveraggi progressivi.
All’avantreno, invece, lavora una forcella a steli rovesciati con cartucce Öhlins e canne in carbonio-ceramica della CeraCarbon Racing, su cui sono imbullonate le pinze freno ad attacco radiale dell’italiana Hel Performance. “Spaiate” le ruote, con all’anteriore un Marchesini in alluminio fresato e un PVM in magnesio al retrotreno. L’abito in fibra di carbonio, invece, è deriva da una Suter MMX500, cui è stato modificato il codone.
Sia la Apex-RS sia la Delta-XE sono iscritte a ben quattro gare, due all’interno dell’International Road Racing Championship (IRRC) e altre due al Campionato Internazionale Olandese sul circuito di Assen. Il debutto nel mondo delle corse è per oggi, 30 aprile 2022, sul circuito stradale di Varsselring di Hengelo (Olanda).