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“I deliri del marketing e il giro del mondo con 24 CV”

Le potenze di cui sono dotate le moto moderne sono sensate oppure rappresentano una questione di marketing? Sarebbe possibile rilevare quanta potenza si mette effettivamente a terra, durante l’uso stradale delle nostre moto? Le domande di un lettore e la nostra risposta

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Caro direttore, ho seguito su Youtube il viaggio intorno al mondo di una motociclista olandese a cavallo di una moto 400 con una potenza massima di 24,5 CV. Il giro si è sviluppato sulle strade di Asia e America e la protagonista ha affrontato strade impervie, in apparenza senza problemi causati dalla scarsa potenza a disposizione. Alla luce di ciò, mi chiedo se l’orgia di CV e cc di cui sono dotate le nostre moto, abbia un senso, oppure se sia solo marketing. Sarebbe possibile rilevare quanta potenza si mette effettivamente a terra, durante l’uso stradale delle nostre moto?

Stefano Bruno Guidotti – email

Caro Stefano, pensa che per spingere una maxienduro a 130 km/h costanti in autostrada sono sufficienti circa 20 CV. Tutto ciò però non è sufficiente a dimostrare che la cavalleria delle maximoto da turismo sia eccessiva. È vero che nel 90% delle situazioni “l’orgia di CV” è inutile, ma è altrettanto vero che i motociclisti vivono anche per quel 10% di situazioni in cui la potenza significa sicurezza e piacere di guida. Per esempio su una Statale trafficata è più sicuro (e gratificante) effettuare un sorpasso con una “motona” da 120 CV o con la 400 della youtuber? In un classico giro delle Alpi, magari con bagagli e passeggero al seguito, è più divertente una moto dalla coppia strabordante che permette di “dimenticarsi” il cambio, oppure una piccola 400?

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