Matthias Walkner (KTM) è l’apripista della quinta tappa (
qui i video della prima parte di gara). Walkner, infatti,
ieri ha ereditato la posizione di leader nella classifica generale a causa di un banale errore da parte del Team Honda HRC, che ha fatto rifornimento in zona proibita ai propri piloti, con conseguente penalità di 1h per ognuno di loro (Barreda compreso, che ora si trova ad inseguire). Nella foga di recuperare gli avversari in classifica, lo spagnolo sbaglia percorso e perde altro tempo. Lo stesso accade a de Soultrait (Yamaha), Metge (Honda), Quintanilla (Husqvarna), Svitko (KTM), Brabec (Honda), Rodrigues (Yamaha), Cervantes (KTM) e Renet (Husqvarna): un disastro.
La navigazione è davvero difficile: pensate che il leader della generale, Walkner, inverte la rotta, quando in realtà stava andando nella direzione giusta, perde circa 20’. Ha la meglio colui che non cade nei mille tranelli della tappa boliviana, ossia Sam Sunderland (KTM): il britannico fa di testa sua, non segue gli altri e azzecca la rotta. Una giornata fantastica per lui se si prendono in considerazione i distacchi: Goncalves (Honda HRC) e Van Beveren (Yamaha) a parte, gli altri top rider accusano oltre mezz’ora di ritardo dal vincitore della tappa. Entrambi sono – proprio come Sunderland – autori di una tappa da manuale: costanti nella velocità, concentrati e bravi nell’evitare errori di navigazione! Joao Pedrero (Sherco) si rifà vedere nelle posizioni che contano con un sorprendente 4° posto di giornata.
Metge perde un’occasione d’oro per rientrare nella corsa alla vittoria finale: senza quell’errore di navigazione (che di fatto gli ha fatto perdere 32’) avrebbe vinto la tappa. Barreda (giunto al traguardo con 42’ di ritardo da Sunderland) si può quasi considerare fuori dai giochi vista la penalità della quarta tappa e gli errori di navigazione in quest’ultima. In fondo all’articolo trovate la Top 10 e gli italiani rimasti in gara (purtroppo abbiamo perso per infortunio Cerutti nel Day3 e Botturi nel Day4, i nostri due massimi rappresentanti), mentre
cliccando qui potete consultare la classifica completa.
Tutto sommato, giornata da incorniciare per i nostri portacolori: il migliore è Ruoso (KTM) con il 30° posto, seguito da Manca (KTM, 35°), Agazzi (Honda, 36°) e Lucchese (Yamaha, 44°). Ruoso si toglie la soddisfazione di tenere dietro un Campione del Mondo Enduro nonché ufficiale Husqvarna come Pierre-Alexandre Renet, mentre Manca e Agazzi “si accontentano” di chiudere con un tempo inferiore a quello di Laia Sanz (KTM, anche lei qualche titolo iridato in tasca ce l’ha), Stefan Svitko (KTM, vice-Campione in carica della Dakar) e una leggenda dell’Enduro come Ivan Cervantes (KTM).