San Juan (AREGNTINA) – Marc Coma, sulla KTM ufficiale del team MRW, ha sbagliato rotta e Cyril Despres, con un’altra KTM ufficiale targata Red Bull, ne ha approfittato, vincendo la terza tappa della Dakar. Il francese ha trionfato concludendo la prova speciale in 3 ore 48’38”, con un vantaggio di 8’37” sull’olandese della Sherco, Frans Verhoeven, che ha terminato in 3 ore 57’15” davanti al portoghese dell’Husqvarna, Paulo Goncalves, il quale ha fermato i cronometri a 3 ore 57’17”, con un ritardo dal vincitore di 8’39”, solo due secondi dietro alla piazza d’onore. Lo sbaglio è costato a Coma la conclusione in sesta posizione, con un crono di 4 ore 01’42” e un distacco dal vincitore di tappa di 13’04”. Prima del Catalano sono arrivati il portoghese Helder Rodrigues, quarto con la Yamaha in 3 ore 58’41” (+10’03”), e il francese David Casteu sempre su Yamaha, con un tempo di 4 ore 00’20” (+11’42”).
Coma ha pagato il suo errore anche con la retrocessione nella classifica assoluta: è passato da primo a secondo, con un tempo complessivo di 7 ore 41’54” e un ritardo di 10’12” da Despres, che è al comando con un crono di 7 ore 31’42”. La terza posizione è occupata da Casteu, che ha accumulato 7 ore 48’58” nelle speciali e ha un distacco dal primo di 17’16”.
Anche nella terza tappa la vittoria si è giocata nel più spettacolare dei modi e sempre con un ritmo tiratissimo: al primo controllo cronometrico Despres era in vantaggio di 20” su Coma, ma dopo 117 km, il catalano aveva ribaltato la situazione e precedeva di 14” il francese. Ma il risultato della Dakar come sempre è imprevedibile e non si può dare per scontato. Infatti, dopo 164 km di gara, Coma ha letto male il roadbook. È arrivato al bivio in cui il tracciato si differenziava fra moto e auto/camion. Ha infilato il percorso automobilistico e ha fatto autogol, bruciando il suo vantaggio. Si è accorto dell’errore dopo 4 km di pista, ma il dietrofront per tornare al bivio e rimettersi sul percorso delle moto, quello giusto, gli ha fatto perdere 13 minuti al traguardo. Un vero peccato. O una vera fortuna. Così, le carte nell’assoluta si sono rimescolate e la gara resta aperta.
Due piloti lasciano la Dakar 2012: il motore della KTM ha fatto cilecca al km 68 e ha tradito Jakub Przygo?ski, che ha causa della rottura è stato costretto a rientrare con il suo camion di assistenza; è andata peggio a Quinn Cody, che è caduto al km 173 e si è rotto una clavicola, dovendo rientrare con l’elicottero dei soccorsi.